L’avvocato maceratese doc Francesco Gradozzi approda di nuovo in libreria, dopo “Il penalista”, suo romanzo d’esordio anche quello pubblicato dalla TimeCrime, e questa volta ci propone un nuovo intrigante capitolo della avventure dell’avvocato maceratese Alessandro Loggia. “Oltre ogni ragionevole vendetta”, infatti ancora una volta è un legal thriller, ma è soprattutto una drammatica storia di passioni e desiderio di rivincita che coinvolge in prima persona e sul campo il protagonista. La trama, volutamente impostata dall’autore su due diversi piani temporali, si divide nettamente in due parti. La prima, un prequel anche del Penalista, e che si svolge negli anni Ottanta, quando Alessandro Loggia aveva cominciato a studiare giurisprudenza a Macerata, anni belli, brutti, e drammatici della sua giovinezza illuminati da un potente faro: il suo amore per Diletta. Ma è un periodo che si rivelerà non felice per il protagonista e la sua famiglia. Suo padre perderà il lavoro e Alessandro per mantenersi all’università sarà costretto a fare delle vere capriole, anche impegnandosi come cameriere a ogni fine settimana. Vorrebbe avere un futuro diverso da quello dei genitori, piccoli borghesi sempre in affanno per arrivare a fine mese. Magari un sereno futuro accanto alla bella Diletta, il suo angelo, la sua anticonformista dea che finora pareva non far caso alla sua pochezza economica e sociale. Diletta, il suo grande amore. Ma con il suo progressivo disincanto seguito da un continuo e percettibile distacco, dopo cinque anni, il sogno di Alessandro è destinato a frantumarsi e nel 1989 il loro rapporto arriverà alla rottura. Lei ha un altro. E per Alessandro, ormai laureato e nonostante abbia raggiunto il traguardo di essere stato assunto in prova presso un famoso studio legale cittadino, un baratro sta per spalancarsi davanti. Infatti l’altro, il nuovo fidanzato di di Diletta, Gaetano Santoliquido – figlio di un ricco imprenditore edile di origini siciliane in affari con il padre di lei, un commercialista di successo – sta per travolgere la sua vita. Prima infatti costringerà Alessandro Loggia a difendere a suon di pugni suo padre, azione che oltre a distruggere tutte le sue speranze, lo porterà a subire l’arresto, le accuse, le umiliazioni, e a rischiare un catastrofico processo in tribunale. Nel frattempo, ohimè, suo padre rischia la vita e le cose che ha costruito fino ad allora, comprese le fondamenta per il suo futuro, sembrano sbriciolarsi inesorabilmente. Dopo aver dovuto subire il repentino voltafaccia di Diletta, sarà anche vessato dalla provocazione del suo successivo, imprevedibile e imperdonabile tradimento. Ora davanti a lui c’è solo la caduta. Una drammatica caduta in un buio e profondo abisso, nel baratro dell’ignominia che sembra sfociare nel nulla e invece…
Anni di lavoro, per arrivare con tenacia al successivo riscatto, poi la sicurezza, il successo….
La seconda parte del romanzo conclude un lungo viaggio nel tempo. Più di trent’anni dopo infatti Diletta, sì proprio lei, lo cerca in segreto. Ha bisogno di Alessandro, ormai avvocato internazionale di fama. Le serve il suo aiuto, o meglio, il suo appoggio per ottenere un parere legale, indispensabile per completare un investimento finanziario con fini speculativi nel settore immobiliare. Bersaglio: parte della meravigliosa boscaglia nel territorio del Conero. Ma visto che il potenziale investitore è una società legata alla famiglia Santoliquido, Alessandro Loggia disporrebbe di un grosso atout per poter manovrare a suo piacere. E cioè per vendicarsi del loro passato attacco e magari riconquistare Diletta. Ma ogni mossa può avere il suo prezzo e i suoi rischi e i suoi avversari potrebbero rivelarsi molto pericolosi. Addirittura diventare una minaccia per i suoi. E comunque ogni vendetta rischia anche di colpire a casaccio, di sbagliare bersaglio. Andare al di là di tutti i confini prevedibili e poi lasciare l’amaro in bocca. Per non parlare di un plausibile finale pentimento che vorrebbe il perdono. Oppure?
La trama supera più volte i confini nazionali, beandosi in spiagge e luoghi incantati ma a conti fatti covo e punto focale della storia è Macerata, la bella città marchigiana che nella mia mente si evidenzia sempre per il particolare colore dei suoi mattoni che le regalano la dolcezza di una luminosa aurea mattinale giallo rosata. Diversa dall’arroccamento battagliero del cotto toscano con il suo guerresco carico di ferro.
Un trama intrigante in cui ritroviamo anche interessanti spunti di un legal thriller all’italiana che ci pongono di fronte a tante complessità ed efferati procurati ritardi della mastodontica e astrusa macchina “socialtribunalizia” della penisola. Tante troppe leggi, tanti troppi inganni , incomprensioni, lungaggini burocratiche e peggio. Ben calibrata la figura dell’avvocato e la sua misura sempre umana sia nel successo come nel baratro della povertà, ben congegnata la trama ricca di sottigliezze, di passi azzardati, colpi di scena che vanno a un imprevedibile epilogo. La vita e la giustizia umana riservano talvolta alcune sorprese.
Oltre ogni ragionevole vendetta – Francesco Gradozzi
Patrizia Debicke