Il favore delle tenebre – Valentina Di Rienzo



Valentina Di Rienzo
Il favore delle tenebre
Morellini Editore
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Il risveglio del tenente Raul Ferrini, accanto alla sua compagna Monica, è spesso accompagnato da domande e da decisioni rimandate.
Quando le dirà che non lavora tra le scartoffie ma è un ufficiale operativo del Reparto Crimini Violenti?
Quando risponderà a sé stesso, al disagio che prova, ricordando che è stato testimone di nozze di Monica e Luca, un collega agente morto in servizio?
Quella mattina non è affatto diversa dalle altre: deve raggiungere in tutta fretta il collega, il capitano Sinatti, e deve raccontare a lei l’ennesima bugia. A Gornate Olona, nel Varesotto, il corpo del reverendo Don Leonardo – della parrocchia di San Vittore Martire – è stato ritrovato all’interno della torre di un antico monastero. Sul suo corpo ci sono ferite, inferte con un oggetto che ha causato tagli molto profondi: un oggetto affilato, che ha disegnato sul petto del sacerdote una stella a otto punte. Sui muri della stanza scritte, simboli satanici, croci rovesciate realizzate con il sangue. C’è una sola persona che può fornire testimonianze; è la donna che si occupa delle pulizie, Sybilla Serafin, il cui corpo è stato ritrovato la mattina dopo l’omicidio nello spiazzo tra la chiesa e la torre, ma è in stato di coma, ricoverata in terapia intensiva, per aver ricevuto un forte colpo alla testa.
Il favore delle tenebre è un romanzo che si legge con estremo piacere, la scrittura è agile e scorrevole e la storia ha un notevole mordente narrativo, ma non solo. Con grande capacità speculativa l’autrice ci porta a conoscere le ministranti, i parrocchiani, le persone vicine al sacerdote e ricostruisce la vita nella piccola frazione, le abitudini del parroco e questa non è l’unica storia raccontata! Il responsabile delle Belle Arti della provincia di Varese ci parla del monastero di Torba, realmente donata al FAI anni fa, facendoci tornare indietro di secoli e fornendo dettagli davanti agli spazientiti investigatori che non vogliono perdere tempo! Ma è grazie all’esposizione accademica e all’analisi degli affreschi presenti nella torre che capiscono che l’assassino, o gli assassini, non hanno avuto il tipico comportamento da vandali perché hanno danneggiato le pareti peggio conservate, risparmiandone altre. È già un punto da cui partire per comprendere cosa sta alla base di tanta ferocia.
Ricerca storica e analisi dei simboli, culti neopagani, complottisti dell’esoterismo, satanisti acidi sono gli scenari entro cui si muovono le indagini che paiono persino anacronistici e fuori da ogni logica in questi paesini dove, come spesso si dice, non succede mai nulla. Ma quando succede…

Marinella Giuni

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