La spirale delle vite perdute – Margherita Gobbi



Margherita Gobbi
La spirale delle vite perdute
Ianieri
Compralo su Compralo su Amazon

Margherita Gobbi voleva scrivere un thriller psicologico e in parte ci è riuscita, in parte invece ha dato vita a un vero e proprio noir dove più che la trama e i fatti delittuosi che vi accadono a colpire immensamente il lettore è la società descritta dall’autrice. 
Siamo nell’incantevole e paradisiaco scenario estivo della Valle d’Aosta, in una località dove si conoscono tutti, in uno di quelle rare e chiuse province italiane in cui se non sei un turista o ci passi solo per caso non riesci ad ambientarti mai. 
Qui, come succede per quasi tutti gli abitanti del posto, ci sono una psicologa e un poliziotto che si conoscono da sempre, che ogni tanto si ritrovano a collaborare sugli stessi casi e ogni tanto a fallire inevitabilmente insieme. Come per la scomparsa, ancora irrisolta, di Ginevra, giovane ragazza del luogo. Un caso che ha segnato profondamente per tanti, troppi motivi personali e il poliziotto Grange e la psicologa Cretaz. 
Ora, mentre la natura esplode intorno a loro e i raggi del sole si fanno più caldi due donne vengono uccise e le indagini che si aprono immediatamente portano a piste che fanno letteralmente rabbrividire. Grange è bravo e pur se psicologicamente provato espande le ricerche a tutto campo, ma sarà Cretaz che si ritroverà tra le mani l’indizio più importante per dipanare e la matassa dell’omicidio delle due donne e il mistero sulla scomparsa di Ginevra. 
Avendo indovinato ambientazione e trama a Margherita Gobbi non restava che costruire anche dei personaggi altrettanto buoni e soprattutto convincenti perché è proprio ai protagonisti che l’autrice affida il compito più importante: quello di destabilizzare e incatenare i lettori alla pagina attraverso salti temporali, ricordi e flashback tutti magistralmente supportati da una scrittura nervosa, asciutta, chirurgica. 
La suspense c’è, è palpabile e rimanda ai thriller più classici, ma c’è anche una profondissima denuncia sociale che oltre a essere il fil rouge dell’intera narrazione porta La spirale delle vite perdute a un livello più alto, più coinvolgente, più intenso. 

Antonia del Sambro

Potrebbero interessarti anche...