La squillo e il delitto di Lambrate – Dario Crapanzano



Dario Crapanzano
La squillo e il delitto di Lambrate
SEM
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Milano, 1951. La guerra è finita da poco e sulle sue macerie si muovono i personaggi del nuovo romanzo di Dario Crapanzano. La protagonista è Rita, una giovane e bella ragazza che lavora come cameriera in una trattoria della prima periferia, che volenterosa per la necessità di mantenere i suoi fratelli e l’anziana nonna, si spacca la schiena dalla mattina alla sera tra i tavoli del locale.
Fino al giorno in cui incontra, seduta al tavolo della trattoria, una signora distinta, tale Giulia Vergani che senza tanti giri di parole le offre una nuova opportunità lavorativa. Al giorno d’oggi si chiamerebbero escort e Rita dopo averci pensato bene, decide di accettare la proposta, allettata dai lauti compensi e dalla possibilità di essere a contatto con l’alta società cittadina.
Di per sé già una bella trasformazione ma nel corso del romanzo Rita ne subirà un’altra: una sua amica viene accusata dell’omicidio di Valerio Bongiovanni, capo della ligiera, la mafietta milanese del dopoguerra “…Qui nessuno ha voglia di darsi da fare: la polizia è più che soddisfatta di aver trovato in quattro e quattr’otto una colpevole, questo avvocaticchio spelacchiato non ha nessuna voglia di muoversi per quattro lire, e forse nemmeno per otto. E la povera Ines rischia di stare in gabbia per chissà quanti anni, anche se è innocente. Perdio! Ci proverei io, a tirarla fuori di galera, se ne fossi capace. Ma non posso mica mettermi a investigare a destra e a sinistra basandomi su quel poco che ho imparato leggendo qualche libro giallo!” Detto questo, rialzò metaforicamente la testa e lanciò il suo guanto di sfida: “E perché no? Mi tirerò su le maniche e qualcosa riuscirò a inventare…Del resto, per fare meglio degli agenti del commissariato ci vuole poco!”.
Così Rita, disgustata da come la polizia abbia archiviato repentinamente l’indagine e prendendo spunto dai romanzi di Maigret che divora, indossa i panni dell’investigatrice e con perizia e bravura riuscirà a tirar fuori di prigione l’amica Ines.
Il tutto attraverso peripezie e stratagemmi investigativi degni dei migliori cacciatori di furfanti in una Milano raccontata da Crapanzano con dovizia di particolari. Un giallo che è anche un Amarcord dei tempi andati, di una Milano che non c’è più e alla quale, intuiamo, l’autore era molto legato.

Marco Zanoni

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