Luca Occhi
I misteri del Lago Nero
Pelledoca
Il primo libro per ragazzi di Luca Occhi ha due protagonisti. Matteo è un orfano timido e mite che vive con il nonno, brava persona amante del vino dove cerca di annegare le disgrazie, e siede sempre in panchina nella squadra di basket di Castel Nero che viene regolarmente asfaltata nel derby con Fossombraro. Il maresciallo dei carabinieri Zanella per non aver voluto insabbiare un’indagine che coinvolgeva personaggi influenti è stato trasferito proprio in quel paesino sulle rive del Lago Nero, dal quale affiorano ancora storie e superstizioni, in particolare la leggenda di un mostro terrificante. Una notte Matteo, mentre tenta di superare la prova del coraggio per entrare nella banda dei compagni, vede un uomo che spara ad un altro uomo, o forse a una “cosa” che esce dall’ acqua. Scappa e tace impaurito, ma anche chi ha sparato lo ha intravisto senza riconoscerlo e cerca di individuarlo. L’indomani sulle rive del lago viene trovato un cadavere orrendamente dilaniato. È stato il mostro?
Intanto il maresciallo, che giocava a basket, per rompere la diffidenza dei paesani e per amore del suo sport, decide di allenare in modo serio i ragazzi e scopre in Matteo un play promettente. Ma il ritrovamento di un altro cadavere, conciato come il primo sempre vicino all’acqua, accelera l’indagine. Indizi, analisi sui corpi, testimonianze, strane voci complicano le cose, ma indirizzano anche verso la convinzione che un’organizzazione criminale spietata operi un traffico illegale.
La soluzione finale arriverà in mezzo al lago, dove il maresciallo riuscirà a vincere la fobia dell’acqua per salvare Matteo e poi si lascerà andare a un pensiero che stupirebbe il ragazzo perché richiama alla mente la cosiddetta sospensione dell’incredulità: “certe cose nella vita era meglio crederle di averle sognate, che saperle vere”. Per finire, nel derby quando Castel Nero sta perdendo 89-91, a 5” dalla sirena il maresciallo/coach chiama un time out e disegna uno schema per tentare un tiro da 3 punti. Chi tirerà? Il pallone entrerà nel canestro? Complimenti all’autore anche per la competenza in uno sport amato pure dal recensore.
Da 11 anni