Anya Crichton è una patologa forense australiana. Ex collaboratrice della Polizia, ora lavora con crescente successo come consulente free-lance. La carriera però non lenisce le ferite di un matrimonio finito male, con il figlio di tre anni, Ben, affidato al padre, un surfista disoccupato che sbarca il lunario grazie ai ricchi alimenti mensili che gli passa Anya. Una bella spesa, che costringe Anya a non fare la schizzinosa quando riceve l’incarico da parte di una ambigua e retrograda famiglia libanese di indagare sulla morte della 19enne Fatima Deab, stroncata da un’overdose in un bagno pubblico. I Deab, musulmani osservanti e maschilisti alla massima potenza, temono che l’accaduto distrugga il buon nome della famiglia e sono disposti a pagare una fortuna se Anya dimostrerà che si tratta di un omicidio. La Crichton inizia a sospettare che i parenti di Fatima, per quanto odiosi, abbiano ragione, perché il caso presenta una serie di inquietanti similitudini con altri misteriosi suicidi di donne avvenuti negli ultimi mesi: apparentemente nessun motivo per un gesto così estremo, pube rasato, herpes genitale, fibre simili all’amianto nei polmoni… c’è forse in giro un assassino a caccia di donne sole e infelici?
Un’anatomopatologa detective a caccia di serial killer? Sa di già sentito, vero? Ma sa di buono, anche. Chi è alla ricerca di innovazioni letterarie rivoluzionarie passi pure oltre, chi invece ‘si accontenta’ di brividi, cattiveria, violenza, sale di autopsia, torture, suspence, e sa apprezzare un plot sviluppato con intelligenza e professionalità, non resterà certo deluso dal romanzo d’esordio dell’australiana Kathryn Fox, medico col vizio del thriller. Per quanto ci riguarda, già attendiamo con ansia un’altra avventura di Anya Crichton.
(per gentile concessione di www.mangialibri.com)
Kathryn Fox – L’incantatore – Sonzogno 2006 GIUDIZIO: