Sophia ha fatto un viaggio di quasi tre ore per andare a casa dei genitori, ormai vive a Londra da un po’ ed è abituata alle melodrammatiche chiamate in cui la mamma le chiede di tornare da loro. Ha ricevuto una telefonata simile la sera prima, anche se in questa occasione la voce della madre le è sembrata disperata e più in ansia del solito. Quale sarà il problema adesso? Non può far altro che assecondarla ancora una volta, ecco perché ora è davanti alla porta della sua casa d’infanzia, ignara di quello che tra pochi istanti sarà costretta a vedere. Suona il campanello, ma nessuna risposta, non si sentono rumori, è tutto troppo silenzioso, strano conoscendo Nina e Jared. Sophia allora si reca in giardino e non può credere ai propri occhi: il padre è a terra in fin di vita ricoperto di sangue e la mamma appesa per il collo ad un albero, morta molto probabilmente da ore.
La polizia, arrivata sulla scena, ipotizza subito un omicidio/suicidio, tuttavia la ragazza è ferma sulle sue posizioni: Nina non è un’assassina, non può aver ucciso il marito e poi essersi impiccata.
Jared viene portato immediatamente in ospedale, è in uno stato comatoso e non è in grado di dare alla figlia le risposte che cerca, spetta solo a lei convincere la polizia che la pista da seguire è un’altra. Una terza persona deve essere coinvolta nell’accaduto ed è disposta a svelarne l’identità a tutti i costi. Viene a sapere che da qualche tempo qualcuno aveva cercato più volte di derubare i genitori, che per difendersi erano stati costretti a comprare un’arma. Inizia disperatamente a cercare indizi in casa, ma niente sembra attirare la sua attenzione fino al ritrovamento di due quaderni. Questi, prossimi alla pubblicazione, raccontano una parte della vita di Nina completamente sconosciuta alla figlia, una fase oscura che aveva sempre tentato di dimenticare ma che prima di morire si era decisa a rendere nota. Sophia può davvero dire di conoscere i propri genitori? Cosa si cela dietro quei furti e fino a quanto la ragazza è disposta a inoltrarsi per sapere la verità?
Con Niente è come credi Helen Callaghan costruisce con audacia uno psicothriller dalla buona dose di inquietudine e imprevedibilità, a cui il lettore non saprà assolutamente resistere. La storia si fa di pagina in pagina sempre più sconvolgente ed è quasi impossibile non esserne travolti. Suspense, violenza, sesso, sangue, ci sono tutte le caratteristiche di una tipica indagine di omicidio, ma questo assassinio nasconde molto di più, perché in fondo solo una cosa è certa: niente è come credi!
Niente è come credi
Claudia Sermarini