Un attore morto, un avvocato che vede persone con mutande in testa e fissato con la mala suerte, un ex legionario psicotico con una peculiare visione della lotta di classe, una commissaria di polizia attraente e borderline fidanzata con un aspirante scrittore minidotato che la trascura cosa possono avere mai in comune? Semplicemente un omicidio, un assassino e uno psicoanalista che fa da filo conduttore!
Risposta che lascia tutto in sospeso e che può sorprendere il lettore per questo noir che parla di persone, di personaggi ma che in realtà parla della Spagna dei suoi vizi e delle sue virtù. Spagna che a noi può apparire meglio dell’Italia, ma che include al suo interno personaggi con problemi di adattamento alla realtà quotidiana. E’ qui, in questo contesto, che l’avvocato paranoico si rifugia nella cocaina, è qui che l’ex legionario divide tutto in riva destra e riva sinistra, è qui che la commissario insiste in un rapporto con un aspirante scrittore che non ce la fa e non ce la farà mai. Personaggi che sembrano non voler uscire dal loro stato e che si rifugiano sempre più nei loro problemi come se fossero il protettore ventre materno.
Una Spagna in cui probabilmente non è tutto oro quel che luccica.