Neil Oxen, che abbiamo conosciuto nel primo volume della trilogia a lui dedicata, è un soldato pluridecorato, un eroe che ha partecipato a molte missioni dei corpi speciali; poi si è congedato portando con sé una preparazione fisica e psicologica grazie alla quale è in grado di affrontare qualsiasi situazione pericolosa.
Adesso, affetto da sindrome post-traumatica, si è rifugiato nei boschi secolari dello Jutland in Danimarca, vive sotto falsa identità e non vuole farsi trovare nemmeno da Margrethe Franck, che lo cerca da un anno. Oxen sta cercando di dimenticare il suo passato in guerra, il suo divorzio e, soprattutto, l’essere stato incastrato e quasi ucciso durante l’indagine che, insieme a Margrethe, lo ha portato a scoprire un’organizzazione criminale che coinvolge i vertici del potere, la Danehof.
Questa piccola e pacifica nazione nasconde segreti inimmaginabili, esistono persone le cui trame sembrano condizionare tutto lo svolgersi della vita politica ed amministrativa, persone che, coperte da un abile anonimato, reggono i fili del potere.
Oxen li ha conosciuti, perciò fugge da loro, conosce qualcuno dei loro segreti, conoscenza che lo ha tenuto in vita fino ad ora, ma che ora rischia di farlo ammazzare.
E adesso andiamo con ordine, se con ordine si può raccontare questa storia tutta scritta sul filo della tensione e che riserva sorprese ad ogni pagina.
In questo secondo romanzo Oxen combatte i suoi demoni e, mentre cerca di ricucire un briciolo di normalità, lavorando in un allevamento di trote, la morte di un curatore museale innesca una catena di eventi che potrebbe costargli la vita.
Ecco che si ricostituisce il sodalizio con Margrethe, con iniziali sospetti e diffidenze; ricompare anche Axel Mossman, il potente capo dei servizi segreti, l’uomo che ancora Oxen non ha deciso se è amico o nemico, o talvolta l’uno talvolta l’altro.
In una giostra senza fine Oxen è sempre bersaglio degli uomini oscuri, quelli che, con una supponenza spinta all’inverosimile, pensano di decidere le sorti delle nazione.
Il reduce è il loro più grande ostacolo, l’unico soldato di tutto il regno ad aver ricevuto la Croce al valore, proprio lui deve essere distrutto, cancellato e reso inoffensivo per sempre. E così si ritrova all’improvviso ad essere accusato di un brutale omicidio, braccato ed inseguito da loro, dalla polizia, è un uomo solo contro tutti e perennemente in fuga.
Come finirà, quali saranno le sorti dei suoi compagni unitisi a lui nella lotta, senza esclusione di colpi, contro un nemico furbo, potente e pericoloso?
L’unica via è leggere questo corposo romanzo che ci racconterà una nuova parte della storia di Niels Oxen, è un libro ben scritto che si legge velocemente, nonostante sia abbastanza voluminoso.
E’ una storia che unisce l’elemento thriller alla storia personale, drammatica e comune a molti reduci, legata alla sindrome post-traumatica; ai fantasmi che agitano le loro menti, alle notti insonni, in cui risuonano ancora i clamori della guerra, gli incubi e le paure degli agguati e, soprattutto, la difficoltà a ristabilire normali rapporti interpersonali.
Una cosa ha comunque capito Oxen che un uomo braccato ha solo due opzioni:morire o combattere.
E lui ha deciso di combattere, fino alla fine, costi quel che costi.
In attesa dell’ultima parte della trilogia, seguiamo questa avventura al cardiopalmo, ricca di sorprese e colpi di scena.
L’autore della trilogia di Oxen è un giornalista amante di thriller politici, con trame complesse, personaggi ambigui, piani segreti e spie.
E’ autore di un romanzo e di tre trilogie di successo, col primo volume della trilogia di Oxen ha vinto il prestigioso Reader’s Crime Award 2017, dalla stessa trilogia sarà a breve tratta una serie televisiva.
Per l’Italia i romanzi vengono pubblicati da Salani e tradotti da Margherita Podestà Heir.
Jens Henrik Jensen – Oxen, Gli uomini scuri
Roberta Gatto
