Vanessa Tullera, diventata questore di polizia è a Siena per scoprire il responsabile di una serie di omicidi le cui modalità ricordano l’intervento di un vampiro, dato che le vittime sono morte dissanguate. Si ritroverà così a indagare intorno a personaggi potenti, nobili e sinistri. La città è in subbuglio per gli omicidi e per l’avvicinarsi dell’atteso Palio. Vanessa Tullera, accompagnata da un giornalista famoso e bizzarro e da un prete enigmatico, si incunea nei meandri della ricca società senese, percorrendo strade che in principio si riveleranno degli abbagli, fino all’ultimo inevitabile lampo di genio, quello decisivo per scoprire l’assassino.
Ci sono libri in cui la trama, l’intreccio letterario sono i protagonisti veri del romanzo ed altri invece in cui la storia è solamente un mezzo per mostrare qualcosa che ha colpito l’autore e che quindi vuole trasmettere ai lettori. Questo “Terra di Siena” rientra sicuramente a pieno titolo nella seconda categoria. Pur avendo un trama decisamente valida e scritta bene, quello che rimane impresso al lettore è l’atmosfera senese, fatta di palio, di persone vive e, non me ne vogliano i toscani, della superiorità che questi manifestano sempre quando si parla di Dante; quasi che lo conoscessero solo loro. La combinazine dei due elementi trama e atmosfera danno sicuramente a questo libro una marcia in più.