Erri De Luca

Erri De Luca, nato nel 1950, napoletano vive solo in campagna vicino a Roma.

Nel 1968, dopo aver studiato al liceo, si trasferisce a Roma dove diventa un esponente di primo piano del movimento politico Lotta Continua.

Quando il movimento si scioglie, lavora come operaio alla Fiat, come magazziniere all’aeroporto, come camionista di convogli umanitari e muratore. Sebbene abbia iniziato a scrivere intorno ai vent’anni, pubblica il suo primo libro “Non ora, non qui” nel 1989. Da autodidatta impara l’yiddish, il russo e l’ebraico per tradurre la Bibbia. Inizia così una nuova vita da scrittore e giornalista. Collabora con il Manifesto e altre riviste.

Scrive anche due libri dove la montagna è protagonista. L’amore per la montagna gli è stato trasmesso dal padre il quale durante la seconda guerra mondiale aveva combattuto nel corpo degli alpini. Un amore coltivato a Napoli, che si trova ai piedi di una montagna, il Vesuvio, e continuato nel periodo in cui lavorava come operaio perchè la vacanza in montagna era quella più economica.

Non ama i premi letterari e per questo non partecipa. Ne ha persino rifiutatato uno, il Cardo d’oro del Premio Itas per la letteratura di montagna, assegnatogli a Trento nel 2006 da una giuria presieduta da Mario Rigoni Stern per il libro “Sulla traccia di Nives”, storia della scalatrice Niver Meroi che scala gli ottomila senza ossigeno.

Ama cucinare, in particolare la parmigiana di melanzane.

Sta traducendo dall’yiddish un poema e quest’estate ha in programma di scalare lo spigolo nord Agner nelle Dolomiti

Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Non avrei voluto scrivere nessun libro di altri e sono contento dei libri che ho scritto

Sei uno scrittore di genere o scrittore tout court, perché?
Sono uno scrittore napoletano

Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare.
Non ho il comodino, se lo avessi terrei almeno due libri per volta. Non ho canzoni nè film preferiti.

Si può vivere di sola scrittura oggi?A me capita, ma è una condizione eccezionale nell’ambiente

Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchè?
Contrario, perchè hanno un cattivo rapporto qualità-prezzo. Se qualcuno è disposto a pagare tanto qualcosa che vale di meno, è una sua scelta.

Tu hai visto la trasposizione cinematografica di un tuo libro: che effetto ti ha fatto? E’ vero che nel passaggio fra la carta e la pellicola si perde qualcosa o no?
Dai miei libri non è ancora stato tratto un film.

ambretta sampietro

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