Bad city blues

Questo libro, pubblicato in Italia solo ora, sulla scia dei successivi Il fine ultimo della creazione e Religion, sembra più un trattato pratico di fisiologia che un romanzo: la trama convenzionale è appena un pretesto per uninterminabile teoria di raccapriccianti illustrazioni di tutto quanto può essere inflitto ad un corpo umano mediante il sesso e la pura forza bruta.
L'inclinazione di Willocks per il gran guignol, che nelle spietate battaglie di Religion si nasconderà dietro il pretesto della veridicità storica, qui non è altro che pornografia della violenza, rivestita da una patina di intellettualismo. Willocks oltretutto è medico ed ama ostentare le proprie competenze indulgendo alla descrizione minuziosa dei più diversi fluidi corporei e dei vari modi per sottrarli alla loro sede naturale. E, per evitare che si pensi ad un moralismo da anime belle, cito un passaggio a caso: In fondo trovò una soglia in fiamme, con un secondo uomo riverso supino a braccia larghe. Tra le gambe aveva un ammasso di volvoli intestinali a brandelli su cui luccicavano globuli di grasso rovente. Qua e là un tratto di colon si muoveva e si gonfiava a seconda dellespansione da calore dei gas intestinali (pag. 213). Sotto quella che vorrebbe passare per cifra narrativa, o scelta espressiva, insomma, vi è semplicemente il furbo compiacimento splatter condito da un po di psicologia da strapazzo, come confermato dallestenuante episodio della tortura, talmente compiaciuto, fine a sé stesso ed ingiustificato nelleconomia generale del romanzo, da formare quasi un racconto a parte.
Sfrondata delle truculenze, del resto, la storia è incredibilmente statica, priva di ironia, greve di scontato moralismo e, nonostante la semplicità dellintreccio, sempre largamente prevedibile.
Bad city blues- tim willocks - cairo
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