Ombre sul naviglio – Rosa Teruzzi



Rosa Teruzzi
Ombre sul naviglio
Sonzogno
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Ecco tornare in libreria le mitiche Miss Marples del Giambellino, ora alle prese con il trio di rapinatori noto come La banda del Gatto con gli stivali. 
Dopo diversi colpi messi a segno nella piovosa Milano, eccoli colpire a Cesenatico. Iole e Libera partono in missione per conto di Cagnaccio alla volta di un cielo azzurro da cartolina. E mentre la prima non perde l’occasione di divertirsi seguendo sempre il suo istinto e la sua indole, la seconda cerca nella ridente città romagnola di mettere un po’ di ordine nei suoi pensieri, ma soprattutto nel suo cuore. Al termine del romanzo precedente infatti, Gabriele le dichiara il suo amore. Libera non riesce a metabolizzare del tutto, è combattuta da una parte dalla voglia di lasciarsi andare, dall’altra dal senso di colpa, non riesce a fondare la sua felicità sull’infelicità di altre persone. Gabriele infatti è legato ad un’altra donna, ma è anche il capo della figlia Vittoria, che non ha mai visto positivamente una loro probabile relazione.
Ma c’è un’indagine da mandare avanti, all’oscuro proprio della figlia Vittoria che non approva le velleità di detective dilettanti delle sue care congiunte. Una Vittoria molto presa della storia con il tenebroso Achille e dal concorso in polizia che si avvicina, l’ultima cosa che vuole è sentirsi messa in ridicolo di fronte ai colleghi a causa delle imprese strampalate di mamma e nonna.
E’ un’indagine strana da portare avanti, i colpi messi a segno sono ai danni di attività modeste, spesso ospitate in palazzi fatiscenti. Le vittime sono restie a parlare con la polizia, ancor meno con la Smortina, la cronista di nera che intanto si è aggiunta al duo delle Miss Marple, mentre chi conosce le vittime, sembra quasi simpatizzare con il coreografico trio di rapinatori.
Mai come stavolta l’indagine toccherà nel personale le nostre protagoniste, svelando un altro tassello della loro storia. La vita famigliare delle donne del Giambellino è centrale in tutti i romanzi di Rosa Teruzzi, che alterna passato e presente, intrecciandoli con descrizioni poetiche dei paesaggi, riempendo il lettore di colori e profumi, lasciando sempre un filo, un dettaglio per il prossimo romanzo. In questo caso è una porta, che Libera finalmente si è decisa a bussare… si aprirà?

Lucia Cristiano

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