Le incredibili disavventure di un autentico cacasotto



Manuel Manzano
Le incredibili disavventure di un autentico cacasotto
kowalski
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Tutto comincia perché la piuma di un pappagallino grasso, Raulito, cade e finisce nella colazione di Gabriel Saviela, un cinquantacinquenne cieco, diabetico e pazzo vessato dalla madre, proprietaria del pappagallino. La piuma si conficca nel palato di Gabriel che per vendicarsi uccide Raulito e vuole farlo ingoiare alla madre che si rifiuta e per questo la uccide, la taglia a pezzi, la fa bollire e vuole darla da mangiare al chihuahua Tamagochi che per il disgusto muore d’infarto. Dopo aver dato fuoco alla casa e a quella della vicina che muore bruciata insieme al suo amante, Gabriel si dà alla fuga cercando di far finta di non essere cieco per non destare sospetti. Da qui una serie di situazioni esilaranti, ma per sfuggire alla cattura Gabriel è costretto a uccidere ancora.
Parallelamente si svolge la vicenda di Manuel Bun, ideatore di cruciverba, estremamente pavido, soprannominato Manolito ciondolino, innamorato affranto di Emma l’unica donna in tutta la sua vita con la quale ha appena vissuto un paio di giorni di sesso sfrenato e che lo ha lasciato.
Sugli omicidi indagano Boris Beria, disgustoso investigatore e il suo aiutante Nicodemo, orribile e puzzolente che si veste con gli abiti acquistati a poco prezzo dal guardiano dell’obitorio. Tutti i personaggi del libro sono ghiotti delle cocochas di baccalà e questo divertente giallo surreale e irriverente che tanto ricorda i film di Almodóvar può solo finire nel modo più assurdo possibile.

Ambretta Sampietro

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