Bugie



T. M. Logan
Bugie
La Corte Editore
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“…Passarono altri cinque minuti, e iniziai a sentirmi un tantino idiota. A quell’ora avrei dovuto essere a casa, a preparare il bagno per mio figlio. A bermi un bel bicchiere di vino rosso. A correggere e dare il voto ai compiti dei miei allievi. E invece ero là, in un parcheggio sotterraneo poco lontano dalla North Circular Road, a cercare di capire cosa dia- volo stesse succedendo di sopra. Volevo salire a dare un’occhiata, ma non potevo lasciare solo il bambino. La camicia che indossavo mi dava un senso di sporco, di claustrofobico, il sudore mi scendeva lungo la schiena…
Joe e’ indeciso sul da farsi: se ne sta in macchina con suo figlio seduto sul seggiolino in uno dei tanti parcheggi sotterranei di Londra. Ci è arrivato perché William, suo figlio appunto, ha intravisto la macchina di sua madre nel traffico della capitale dirigersi proprio verso quel parcheggio. C’è un dettaglio però che stona: quella donna non dovrebbe essere lì. Sopra il parcheggio c’è un albergo e Mel, la moglie di Joe, sta parlando animatamente con Ben, amico di entrambi e persona di successo.
Perché si sono incontrati? Cosa nascondono quei due?
Parte da qui il libro di Logan dal titolo Bugie; menzogne che sono il filo conduttore di una storia che vedrà Joe sprofondare in una spirale sempre più assurda e incontrollabile e che lo trasformerà da vittima di un adulterio a presunto carnefice, secondo prove seminate accuratamente, che lo faranno sembrare colpevole agli occhi della polizia e del suo stesso avvocato.
“…L’interrogatorio della polizia era durato meno di un’ora, ma mi sentivo come se fossi invecchiato di cinque anni. Mi sembrava di essere entrato in un gioco di cui non comprendevo le regole e di aver scommesso tutto sul risultato. La mia vita continuava a rimbalzare violentemente da un disastro all’altro...”.
Un incubo claustrofobico riportato sulla carta da una penna fluente e ficcante. Gli eventi si susseguono ad un ritmo serrato e mettono in guardia anche dai pericoli dei Social, delle fake news (argomento di stretta attualità un po’ ovunque) e di quanto molte volte la realtà supera la fantasia.
Come il finale di questa storia, che una volta letta”, suona come un invito a tutti gli amanti del buon thriller. Perché le bugie, anche in questo romanzo, alla fine hanno le gambe corte.

Marco Zanoni

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