Bye Bye Blackbird



Jesper Stein.
Bye Bye Blackbird
Marsilio
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Davvero un libro che sfata molti dei pregiudizi che ancora sussistono in alcuni lettori nei confronti del thriller “nordico”, questo Bye Bye Blackbird, secondo romanzo dello scrittore danese Jesper Stein.
Ancora una volta il protagonista è il detective Axel Steen, poliziotto molto anticonvenzionale ma fondamentalmente tutto d’un pezzo, anche se deve fare i conti con qualche vizio privato, alle prese con un omicidio rimasto irrisolto qualche anno prima.
La volontà ossessiva di risolvere il caso, che anni prima aveva avuto come vittima “Blackbird”, una diciottenne appena diplomata, quasi strangolata e poi lasciata annegare nel laghetto di un parco molto malfamato di Copenaghen, gli ha distrutto la vita familiare e ha inciso profondamente anche sulla sua psiche.
Ma Axel non demorde e con coraggio e accanimento, anche contro la volontà dei suoi stessi superiori, prosegue le indagini, riuscendo a individuare le tracce di uno stupratore seriale, che potrebbe in passato avere commesso anche quel turpe delitto.
Il lettore viene intrigato già dalla prima pagina e rimane avvinto sino all’ultima, con un finale in crescendo che ci riserverà ancora, come in ogni ottimo thriller, una grossa sorpresa.
Tutti i casi saranno risolti, ma Axel dovrà continuare a fare i conti con le proprie contraddizioni e le proprie irrisolte problematiche.
Abbiamo detto dei pregiudizi nei confronti del thriller nordico, spesso accusato, a volte anche con ragione, di essere un po’ lento e privo di suspense.
Qui il caso è diametralmente opposto, e anche se le indagini sono descritte con minuzioso realismo, la suspense è una delle costanti dell’intera narrazione e anzi nel finale arriva davvero a livelli molto alti.
Anche la scrittura, con frasi secche e concise, dialoghi spezzati e realistici, e qualche tecnicismo che assolutamente non stona, contribuisce a tenere viva in ogni pagine l’attenzione del lettore.
Ma non solo. Bye Bye Blackbird riesce pure a fare giustizia di qualche falso mito sulla società nordica, spesso percepita come perfetta e immune dal crimine e dalle tensioni sociali, quasi un eterno regno di Babbo Natale. Al contrario, ci dice Stein, il fuoco si agita sotto la neve, e le problematiche, sociali e familiari, sono molteplici e di rilievo.
Quella di Axel Steen, investigatore duro e puro, ma allo stesso tempo tormentato e contraddittorio, a volte violento ma generoso e amante della giustizia, è una figura poi che conquista subito la simpatia di chi legge.
Romanzo molto denso e intrigante, quindi, con parecchia introspezione e qualche malinconia di fondo, così come intrigante e un po’ malinconico è il paesaggio danese che fa da fascinoso sfondo.
Da non perdere!

Gian Luca Antonio Lamborizio

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