Maria Masella è uno dei pochi autori di noir che si fa leggere fino all’ultima riga pur senza appoggiarsi a storie truculente, piene di sangue e paura. Non solo, ma i suoi romanzi hanno sempre più piani di lettura, con protagonisti che si muovono fra le pagine come vecchi attori su un palcoscenico e aggiungono con le proprie vicende personali, storie alla storia.
Anzitutto il protagonista numero uno, il commissario genovese Mariani, le cui vicende familiari costituiscono un racconto a sé stante, atteso dai fan dell’autrice quanto e forse più della stessa vicenda noir su cui il commissario dal volto umano è chiamato a indagare.
In quest’ultima fatica, Mariani deve far luce sulla morte di un transgender. Rivenuta dentro una nicchia formata dalla massicciata affacciata sulla spiaggia, senza il volto letteralmente scarnificato dai gabbiani, la vittima è priva di documenti e presenta i polpastrelli distrutti per impedirne l’identificazione tramite le impronte. Un lavoro che denota una certa professionalità! Infatti appare subito arduo darle un nome. Potrebbe essere di aiuto un foglietto di carta trovato sulla scena del crimine, su cui sono scarabocchiate le note di Habanera, una delle arie più note della Carmen di Bizet. Non c’è nessuna certezza che il reperto sia legato al crimine, però vale le pena di tenerne conto e fare qualche domanda in giro.
Una volta dato un nome al cadavere e ricostruita la sua storia con il vecchio metodo di indagine “OCP” ovvero Osservazione-Controllo-Pedinamento, basato sul lavoro di gambe, la pazienza e l’intuizione, tutto sarebbe dovuto diventare facile. Invece no. Perché non si tratta del solito delitto a sfondo sessuale maturato nell’ambiente equivoco della prostituzione maschile, e neppure sembrerebbe dovuto a un’esplosione di violenza omofobica. La vittima non frequentava ambienti equivoci ed era lontanissima dalla promiscuità sessuale.
Un romanzo che non solo cattura fin dalle prime pagine, ma affronta con la delicatezze e l’eleganza stilistica che distinguono l’autrice, un tema scabroso, sfatando molte convinzioni nate dall’intolleranza.
Un bel romanzo sul cui sfondo vive e respira una Genova ferita dal crollo del ponte Morandi e incupita da un cielo color ardesia che pare aver disimparato a ad aprirsi al sereno.
Maria Masella – Mariani e le giuste scelte
Adele Marini