Temperance Brennan è un’antropologa americana. Dopo il fallimento del suo matrimonio e il trasferimento della figlia all’università , si trasferisce in Québec. Un giorno si trova a dover lavorare sulle ossa di una donna che è stata brutalmente mutilata. All’inizio sembra normale lavoro di routine, ma ben presto gli eventi prendono una piega pericolosa e personale. Corpi freddi è il primo libro di Kathy Reichs, dove l’autrice presenta Tempe, che sarà la protagonista di tutti i suoi romanzi. Il romanzo è molto scorrevole anche se Kathy Reichs tende a usare un lessico piuttosto tecnico, terminologie però che non appesantiscono la lettura ma istruiscono il lettore coinvolgendolo ulteriormente, coinvolgimento che viene amplificato dal fatto che la storia è narrata tutta in prima persona proprio da Tempe, dando così la sensazione al lettore di avere un dialogo diretto con lei e di essere trasportato dentro al libro. La trama è avvincente, scorrevole e lineare, senza nessun salto temporale e con colpi di scena dosati nella quantità giusta, cosa che dimostra l’abilità di Kathy Reichs, trattandosi di un romanzo che si basa principalmente sulle scoperte fatte tramite le ricerche forensi e non esclusivamente dalle indagini dei poliziotti. Le descrizione sono molto dettagliate ma non pesanti, in alcuni forse troppo dettagliate, specialmente quando descrive i cadaveri che studia, descrizioni che se da un lato vogliono coinvolgere il lettore dandogli al sensazione di essere nel laboratorio con Tempe, dall’altro potrebbero urtare qualche lettore un po’ più sensibile che non conoscendo l’autrice non si aspetterebbe mai scene così crude e realistiche. A differenza di altri romanzi dello stesso genere, in Corpi freddi troviamo una protagonista per niente perfetta. Tempe infatti viene descritta come una donna piena di dubbi e incertezze riguardanti la sua vita privata, con un matrimonio fallito alle spalle e i classici problemi con la figlia adolescente. Oltretutto è una persona testarda, impulsiva, cosa che la fa mettere sempre nei guai, fragile. Questo modo di descriverla da parte di Kathy Reichs fa in modo che il lettore provi subito simpatia per la protagonista e le lettrici riescono a immedesimarsi perfettamente in lei riscontrando i loro problemi quotidiani. Dai libri di Kathy Reichs è stata tratta anche una serie televisiva, Bones, ma il telefilm non ha nulla a che vedere con la profondità che l’autrice ha messo nei suoi libri, infatti anche la protagonista del telefilm è solo un’immagine sfocata della protagonista dei libri della Reichs. Un romanzo davvero appassionante che sa come tenere il lettore legato dalla prima all’ultima pagina dandogli la sensazione, alla fine del libro, di aver dovuto salutare un’amica che sta partendo per un viaggio lasciando così un piccolo vuoto nell’animo.
Corpi freddi
Micol Borzatta
