Iguana Club – Maurizio Lanteri e Lilli Luini



Maurizio Lanteri ,Lilli Luini
Iguana Club
Novecento
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La coppia Maurizio Lanteri e Lilli Luini ha ormai alle spalle una lunga e consolidata storia di libri di successo scritti a quattro mani, e Iguana Club (Novecento Editore, vincitore del Nebbia Gialla 2016 per romanzi inediti) non sfugge alla regola.
L’Iguana Club è un night alassino, diretto dalla giovane ma tosta Shakira, chiappe sporgenti e labbra gonfiate di silicone, che di cognome fa Stellitano ed è la nipote di Gaspare, ufficialmente florovivaista, ma in realtà spietata testa di ponte della criminalità organizzata. Il locale è frequentato dai vip della costiera, attorno ai quali bazzica ovviamente tutto un sottomondo di aspiranti tali, figure ambigue, ludopatici, ragazze facili, cocainomani, assassini in doppio petto e chi più ne ha più ne metta.
E tra i frequentatori alassini del locale nasce l’idea di mettersi in proprio con lo spaccio di coca. Cimentarsi con questo genere di imprese, però, non è da tutti; attorno al giro, infatti, prosperano i narcotrafficanti e soprattutto la ‘ndrangheta, che a poco a poco si sta impadronendo anche di larga parte della Riviera, acquisendo locali notturni, bische e grandi negozi di lusso per riciclare i suoi proventi. E i nuovi venuti non saranno ovviamente bene accetti.
Così inizieranno a essere ritrovati i primi cadaveri, e in questo caos si troverà a fare le sue indagini da cronista di nera Jacopo Bignone, per gli amici JB, redattore forse un po’ imbranato ma sagace e coraggioso della testata online Ponente Press, da sempre innamorato della bella Consuelo, dipendente a tempo determinato di un ente pubblico, con il sogno di diventare archeologa ma che, in una seconda vita, è stata, e forse lo è ancora, Sally, escort ricercatissima e pagata profumatamente.
Le avventure, fra Italia e Spagna (da dove parte la coca) non mancano, neppure i morti ammazzati e i colpi di scena, e il divertimento è assicurato dalla prima all’ultima pagina.
La trama è articolata, ma gli autori riescono a tenere sempre ben ferma la barra sia del racconto che della suspense, avvincendo il lettore anche con il ritmo incalzante, il buon approfondimento psicologico e la assoluta credibilità delle situazioni.
Oltretutto, il romanzo riesce anche a farci vedere sotto tutta un’altra luce luoghi, situazioni e ambienti che molti di noi fino ad oggi immaginavano, forse un po’ ingenuamente, solo come un rutilante e tutto sommato tranquillo e lussuoso Paese di Bengodi.
Che dire di più? Il premio Nebbia Gialla è già di per sé una garanzia… altamente consigliato!

 

Gian Luca Antonio Lamborizio

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