Il segreto del faraone nero



Marco Buticchi
Il segreto del faraone nero
Longanesi
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Il segreto del faraone nero è una superba favola per grandi, con il sapore di un’avventurosa saga millenaria, preceduta da una fantasmagorica introduzione o preludio che ci rimanda a cinque secoli dopo il grande faraone Ramses, otto quindi prima di Cristo, con l’Egitto diviso in due e che parrebbe destinato all’oblio. Solo un uomo, conosciuto dai suoi sudditi come il Toro possente di Tebe amato da Ammon, si oppone al volere del fato, con la sua saggezza, con la sua magia e con il suo coraggio. Dalla sua vittoria sugli Assiri dipende la sopravvivenza di un mondo millenario, ma ohimè il tradimento si nasconde come una serpe velenosa tra le sue fila… Ḕ da allora che la leggenda del Faraone Nero Shebitqo spira sui deserti egiziani con la forza di una tempesta di sabbia che ha scatenato il suo furore per regalare l’oblio, l’ultima divina dimora del secondo sovrano della XXV dinastia tanto che il suo segreto sopravvive inviolato all’incedere dei millenni.
Canada, ottobre 2018 : ancora una volta Marco Buticchi mette come perno della sua storia, il suo personaggio cult Oswald Breil, un abilissimo nano, ex funzionario del Mossad ed ex ministro israeliano. Dicevamo dunque, che in Canada ai giorni nostri, Oswald Breil, con il suo splendido yacht Williamsburg, (varato nel 1930, appartenuto al presidente statunitense Truman, ma che Breil ha restaurato e dotato di ogni più moderna tecnologia di navigazione e di difesa) sta per attraccare al porto di Vancouver dove una triste notizia lo raggiunge per bocca di moglie, Sara Terracini: la sua madre adottiva, Lilith Habar, è ricoverata in ospedale in Israele ed è gravissima. Se vuole rivederla viva, non gli resta che partire immediatamente. Raggiunta Tel Aviv con una volo di dodici ore, a bordo di un Leaf jet, si precipita al capezzale di Lilith Habar che, in punto di morte, confida a Breil la verità sulla morte dei suoi genitori, scomparsi quando lui era un bambino, una verità che pare ineluttabilmente connessa alle spregiudicate trame e ai pericolosi segreti di una diabolica setta, la Magen, governata da una potentissima dinastia familiare le cui radici giungono sino all’era dell’ultimo re dei Kazari, antichissima tribù dell’Anatolia. Una verità da lavare con il sangue?
Egitto, 1798. La Campagna francese d’Egitto sembrava procedere senza ostacoli fino alla battaglia diAbu Quir che aveva visto la quasi totale distruzione della flotta che inalberava il tricolore. A quel punto Napoleone e la sua armata d’Oriente erano confinati in Egitto. In questa scomoda situazione, messo alle strette dalla vittoria di Nelson, il diplomatico e segretario personale di Bonaparte, Louis Antoine de Fauvelet de Bourrienne, è costretto a sottostare alle esose pretese di Robert Goldmeiner, giovane rampollo di una ricca e antica dinastia di banchieri. Goldmeiner che offre ancora ingenti prestiti in grado di risollevare in qualche modo le sorti della spedizione, rimpinguando le avide casse della campagna africana. Ma per coprire gli onerosi interessi, richiesti dal finanziere Bourrienne, gli dovrà garantire tutti i tesori che il giovane archeologo Claude de Duras riuscirà a scoprire durante gli scavi. A prezzo anche della vita di un collega Duras riuscirà a trovare un inimmaginabile tesoro, consegnando a Bourrienne che le passerà a Goldmeiner le segrete coordinate della sua inestimabile scoperta. La guerra, le invasioni e i secoli le manterranno nascoste, addirittura quasi dimenticate, e nessuno può immaginare, in quel momento quelle che potranno essere le future spaventose conseguenze di quell’eccezionale rinvenimento archeologico di Claude de Duras e la ferale scia di morte che perseguiterà chiunque ne verrà a conoscenza. Una favolosa avventura che scavalca vittoriosamente i secoli, che spazia dalla leggendaria esistenza del Faraone Nero all Anatolia, dall’Ungheria alla Sassonia, dalla fratricida guerra dei sette anni alle conquiste napoleoniche, dalla guerra d’indipendenza americana alle abbiette atrocità naziste del secondo conflitto mondiale, manovrate anche attraverso oscuri corridoi del Vaticano… A unire epoche così diverse e lontane tra loro un unico sottile filo rosso, la crudeltà, tinta dal vermiglio del sangue versato impunemente da una stirpe dannata di spietati affaristi e cospiratori, i banchieri Goldmeiner, che, in nome della ricchezza e del potere sono disposti a tutto.
Il tradimento, l’inganno, il delitto e la morte sono i quattro spaventosi rivali, una sorta di Quttro Cavalieri dell’Apocalisse con i quali dovrà continuamente confrontarsi il lettore nell’ultimo straordinario romanzo di Marco Buticchi. Fino a quando…
Sono tante, varie e belle avventure da leggere, anzi da divorare. Sono 552 pagine, si potrebbe quasi perdere la testa se Marco Buticchi, il nostro avveduto Maestro dell’Avventura, non avesse fatto anche stavolta l’intelligente scelta di sintetizzare la traccia del contenuto del precedente capitolo all’inizio del successivo.

Patrizia Debicke

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