Jill Dawson, ospite del Noir In Festival 2018, presenterà Il talento del crimine, Carbonio Editore, martedì 4 dicembre in Feltrinelli – Duomo – Milano alle ore 17.30
Quasi reali.
Venti e più anni fa lessi su una rivista un articolo che profetizzava l’imminente realizzazione di un vero e proprio prodigio informatico. Sappiate che lo aspetto ancora ora ma, al netto dei miei desideri, il soggetto dell’articolo era la possibilità di creare dei programmi – o addirittura degli ologrammi – con cui riportare “in vita” alcune grandi personalità del passato.
Ma ci pensate, sembrava una questione di mesi e poi avremmo avuto tutti l’opportunità di parlare con Napoleone o Cleopatra, Rodolfo Valentino o Marilyn Monroe, Bach o Paganini, Socrate o Hegel, Raymond Chandler o Agatha Christie.
L’unico limite sembrava essere la cultura e la fantasia del soggetto interessato e, per rendere ancora più golosa la notizia, veniva anche illustrata la capacità del simulacro di apprendere nuovi concetti e delle infinite meraviglie nel connetterlo a internet.
Era ancora un’epoca in cui si credeva che il web fosse una grande risorsa e non la discarica che è diventata, ma ricordo molto bene che avrei voluto avere Albert Camus in salotto per farci una chiacchierata.
E voi, chi avreste scelto?
Il talento del crimine è il nuovo romanzo di Jill Dawson la cui protagonista è Patricia Highsmith. Ambientato nel ‘64 nella campagna del Suffolk in Inghilterra, luogo tranquillo e isolato dove l’autrice si è rifugiata in compagnia delle sue adorate lumache francesi per scrivere il suo nuovo romanzo, dedicarsi alla pittura, avvicinarsi all’amante Samantha e sfuggire alle attenzioni di Stanley, un fan tanto particolare quanto inquietante.
Ma tra le continue visite della giornalista Virginia Smythson-Balby e la costante vigilanza della vicina di casa, dovrà riuscire a rimanere lucida affrontando l’improvvisa irruenza della violenza nella sua vita e il naufragio della sua storia d’amore clandestina.
Con Il talento del crimine Jill Dawson ha reso quasi reale la sua Patricia Highsmith. Non solo perché riesce a far assaporare anche al lettore il retrogusto di tutti gli alcolici che beve o annusare l’odore delle sigarette che fuma ma, soprattutto, perché riesce a ricreare la profondità psicologica e la dedizione per la scrittura del personaggio originale.
Realtà e finzione si mescolano al punto in cui è davvero difficile scoprire cosa è vero e cosa e falso, ma che rappresenta un’ottima lettura per tutti gli appassionati e i profondi conoscitori dell’opera e la vita della scrittrice texana. Si percepisce una presenza costante e una minaccia incombente che prende sempre più forma attraverso i flashback e le ossessioni dei personaggi.
Il talento del crimine non è una semplice mimesi letteraria ma un tributo fatto con passione e competenza.
L’appuntamento con Jill Dawson è per il 4 dicembre in Feltrinelli – Duomo a Milano. Ore 17.30