E’ un thriller complesso ed estremamente affascinante, quello scritto da Patrick Fogli. Disseminato di falsi indizi e di situazioni che trascinano il lettore in un mondo in cui poco è lasciato all’immaginazione e molto è descritto con i toni duri e spietati di una realtà, dove coincidono gli orrori della guerra, della malattia, della pedofilia, della corruzione politica e di molto altro ancora. Ma è anche un libro in cui i sentimenti e la ricerca di verità nascoste e scomode da scoprire fanno capolino ad ogni riga. Un libro ricco di personaggi e di complicati intrighi su cui si affacciano quattro storie parallele che andranno a comporre, in un’unica grande soluzione narrativa, una storia in cui c’è molto da scoprire. C’è il fotografo Nicola Zanardi che accetta un lavoro in Iraq per sfuggire a una storia d’amore finita male e che, una volta rientrato in Italia sarà protagonista di un incontro che cambierà per sempre la sua vita. C’è Lisa, una bambina che scompare per un pomeriggio intero e che quando rientra a casa indossa degli abiti che non sono i suoi e non è più in grado di parlare. C’è Michele Ferrari che si sveglia da un coma durato sei mesi e che non si ricorda nulla della sua vita precedente ma che ha la sensazione che qualcosa d’inspiegabilmente terribile sia successo. E c’è Giovanni Marra, un poliziotto immerso nei ricordi di una vita che non c’è più al quale spetta l’ingrato compito di rinvenire i pezzi di un cadavere di una bambina scomparsa alla cui storia si è appassionata tutta la nazione. Intorno a loro una serie di personaggi più o meno inquietanti, alcuni dei quali si muovono tra le pagine del libro nascosti da soprannomi che vanno da “il Grigio” a “Varo Borja” e tutti coinvolti in uno squallido quanto terrificante gioco che li vedrà protagonisti d’un complicato meccanismo in cui niente sembra com è. E dove la soluzione del mistero è affidata all’ultima riga di un libro dal quale è impossibile non lasciarsi coinvolgere da un circolo infinito di emozioni.
L’ultima estate d’innocenza
Daniela Basilico per Detective Magazine
