Un piccolo anello d’oro



kjell ola dahl
Un piccolo anello d’oro
marsilio
Compralo su Compralo su Amazon

L’ispettore Gunnarstranda , insieme al fidato collaboratore Fr?lich, deve scoprire chi è stato a strangolare brutalmente Katrine Bratterund, il cui cadavere è stato abbandonato in un fossato nei pressi della spiaggia di Oslo.
Katrine, poco prima della tragica fine, era uscita dal tunnel della droga sostenendo interamente il percorso di recupero proposto dalla comunità Giardino d’Inverno, lavorava in un’agenzia viaggi, aveva un fidanzato e stava ricominciando una nuova vita.
Poco prima del decesso, la vittima aveva abbandonato, causa un malore, una festa organizzata dai direttori della comunità e, da quel momento, nessuno ricorda di averla rivista.

Gunnarstranda e Fr?lich iniziano ad interrogare tutti i possibili testimoni spostandosi attraverso i quartieri di Oslo, verranno a conoscenza di alcuni importanti fatti. Katrine stava conducendo ricerche sui suoi genitori naturali e, sembra proprio, che la scoperta della verità sia il movente dell’efferato delitto.
Il romanzo è più assimilabile al giallo classico che ai moderni thriller nordeuropei di Nesbo e Larsson, le indagini si svolgono lentamente e solo nelle ultime pagine scopriamo l’identità dell’assassino.

Il metodo d’indagine consiste nell’interrogatorio, si tratta di lunghi dialoghi dai quali emergono indizi che devono essere ponderati per evitare che si aprano piste fasulle.
La prosa di Dahl è pulita, si ricorre al turpiloquio solo in casi eccezionali, la pazienza e la discrezione di Gunnastranda sono davvero notevoli, l’ispettore non giunge mai a conclusioni affrettate ed è determinato a scoprire la verità anche quando potrebbe ricorrere a scorciatoie legali.

I personaggi ci vengono presentati attraverso i dialoghi e un’ essenziale descrizione dell’ambiente in cui vivono ma, anche se l’autore non è prodigo di dettagli, il lettore riesce a percepirli appieno. I protagonisti sono uomini comuni, Gunnarstranda è vedovo, la moglie è morta di cancro, forte fumatore e trascorre il suo tempo libero andando a teatro e prendendosi cura del pesce rosso Kalfatrus; Fr?lich si presenta come un uomo sovrappeso, non è sposato ma ha una relazione, è molto legato al suo capo al punto che non riesce a nascondere la sua preoccupazione nei confronti dei violenti accessi di tosse di Gunnarstranda.
Nel corso delle indagini ci troviamo di fronte ad uno spaccato della società norvegese, dal quale scaturisce un’ovattata denuncia di importanti contraddizioni e ipocrisie mascherate da un ordinato stato di benessere generale .
L’autore, grazie alla serie dedicata a Gunnarstranda e Fr?lich, è considerato uno dei migliori giallisti norvegesi, Un piccolo anello d’oro , il secondo di cinque volumi, è stato premiato con il Riverton Prize.

daniela bolognini

Potrebbero interessarti anche...