Emma Onofri ha appena perso il nonno, e si ritrova con i genitori a dover fare ritorno a Tiepole, paesino vicino a Roma dove è nata la madre, per sistemare la casa.
Il suo arrivo a Tiepole però non è dei più semplici. Appena giunta alla casa del nonno, scopre come prima cosa che il cellulare non prende, non può sentire i suoi amici e nemmeno sapere cosa accade in città , ma la cosa non le dispiace poi tantissimo, quello che la sconvolge sono invece le occhiatacce in sua direzione da parte degli abitanti del posto appena scoprono che lei è la nipote di Marta Vasselli, considerata la strega del paese e causa di molte maledizioni. L’odio dei paesani è così forte che mentre fa ritorno alla casa, dopo essere andata a comprare il pane, qualcuno cerca di investirla.
Emma decide a quel punto di volerci vedere chiaro e inizia a interrogare sua madre per sapere cosa avesse fatto la nonna e come mai in paese la odino tutti.
Inizialmente Laura  non vuole rispondere alla figlia, ma poi si lascia convincere e le racconta tutta la verità : la nonna era davvero una strega e i ragazzi di Tiepole  hanno davvero addosso una maledizione, e tutti la evitano e la odiano perché credono che lei sia la discendente che riporterà l’oblio nel paese come aveva predetto sua nonna nel momento della sua uccisione.
La discendente di Tiepole è un romanzo abbastanza lungo ma davvero ben scritto, con uno stile molto leggero e realistico che sa come coinvolgere il lettore facendogli fare le notti in bianco pur di arrivare alla fine e scoprire come prosegue la storia.
Alessandra Paoloni riesce a unire in un solo romanzo vari mostri della letteratura, dalle streghe ai vampiri, dai fantasmi ai licantropi e anche un essere verde che sembra quasi il mostro della laguna, però li descrive sotto una luce totalmente nuova, in modo che sono sì classici, ma anche innovativi.
La storia e la trama sono davvero ben descritte e ben strutturate, piene di colpi di scena che, senza svelare troppo e troppo presto, sanno come incuriosire i lettori rendendo tutto molto avvincente.Le descrizioni sono minuziose e realizzate alla perfezione. Unica pecca riscontrata, purtroppo, è la presenza di parecchi refusi, ma la bravura della Paoloni nel raccontare una storia avvincente,  riesce far a passare la cosa in secondo piano.
Un ottimo romanzo consigliato a tutti.
La discendente di Tiepole
Micol Borzatta