La nebbia della Bassa si tinge dei colori della letteratura

Anche quest’anno la nebbia di febbraio della Bassa padana si tinge dei colori della letteratura: il 1 febbraio 2008 ritorna il NebbiaGialla – Suzzara Noir Festival.
La manifestazione, giunta quest’anno alla seconda edizione, sarà ancora più ricca del felice esordio dell’anno scorso quando erano intervenuti autori del calibro di Marcello Fois, Grazia Verasani, Enrico Franceschini, Patrick Fogli, Maurizio Matrone e molti altri.
Sarà per noi organizzatori, e per me in particolare che l’ho ideata e fortemente voluta, l’anno cruciale.
La scommessa è semplice: c’è davvero un futuro per i festival in provincia fuori dai grandi circuiti? Un festival affrancato dalle logiche economiche de “l’editore più grande ha più spazio”? Una tre giorni dedicata alla letteratura gialla e noir a Suzzara, piccolo borgo affacciato sul Po in provincia di Mantova?
Stando a quello che è capitato l’anno scorso la risposta sembra essere positiva: il successo di pubblico è stato immediato; oltre ogni più rosea aspettativa: per questo si è deciso di replicare introducendo molte novità nella speranza che il NebbiaGialla diventi un appuntamento fisso del panorama giallo italiano.
I primi passi in questa direzione sono già stati compiuti: la rassegna, seppur giovane, è stata molto apprezzata dagli addetti ai lavori, tanto che il festival GialloLuna NeroNotte di Ravenna, giunto alla sua quinta edizione, ha deciso di gemellarsi con noi. E siccome per crescere bisogna anche impegnarsi di più quest’anno la manifestazione guadagnerà un giorno: la durata passerà da due a tre giorni. Si aprirà venerdì 1 febbraio e si concluderà domenica 3 febbraio 2008 con il tradizionale pranzo nello storico ristorante Cavallino Bianco insieme agli autori. Luogo dove già si incontravano Cesare Zavattini e Dino Villani inventori del prestigioso Premio Suzzara cui, dal 1948 ad oggi, hanno dato lustro artisti del calibro di Guttuso, Ligabue, Sironi.
A inventare il Premio fu Dino Villani, geniale uomo di arte e di comunicazione, a cui si deve anche l’invenzione del concorso di Miss Italia. A differenza degli altri Premi artistici il regolamento del Suzzara indicava specificamente che la giuria non dovesse essere composta solo da esperti (galleristi, storici dell’arte), ma anche da un operaio, un contadino e un impiegato. Un’impostazione che rivela la convinzione della necessità di un allargamento del pubblico e dei consumatori dell’arte, rispondendo così a un’idea fortemente presente nel dibattito artistico dell’epoca. Il tema della prima mostra fu “Lavoro e lavoratori nell’arte”, e lo storico catalogo di quella edizione, realizzato in carta da macellaio, si giovò dell’introduzione firmata da Cesare Zavattini.
“Questo premio – scrisse Zavattini – che Dino Villani ha inventato e che i suzzaresi faranno prosperare tra le loro braccia generose, è il più bel premio del mondo, concreto, allegro, pieno di speranza. Verrà un giorno,infatti, in cui ogni uomo avrà un quadro o una statua nella sua casa, perché sarà scomparsa la paura che divide dall’arte i poveri, i contadini, gli umili”. E il primo passo verso l’annullamento di questo distacco fra i produttori e i consumatori dell’arte è quello di far partecipare al Premio “opere di pittura, scultura e bianco e nero ispirate dai lavoratori e dal lavoro in tutte le sue molteplici espressioni, eseguite da artisti di qualunque tendenza”.
L’idea del NebbiaGialla prende le mosse da qui: conciliare la passione per la letteratura di genere (il giallo, il noir, la produzione letteraria del mistero in generale che in questi anni gode di una straordinaria attenzione) con la Bassa. La terra di Guareschi e Zavattini, del Po, del Premio, le sue tradizioni, la sua gastronomia e le sue caratteristiche ambientali come la nebbia che appunto ha suggerito il nome.
La speranza è che il primo week end di febbraio (così come settembre è ormai il mese del Premio Suzzara), diventi per tutti gli appassionati di letteratura gialla e non, un’occasione per incontrare alcuni fra gli scrittori più interessanti del panorama noir italiano. Una tre giorni all’insegna della letteratura ma anche della gastronomia mantovana e dell’arte. In una dimensione famigliare come quella di una piccola cittadina dove gli scrittori, fra presentazioni, mostre fotografiche, workshop, tavole rotonde, eventi dedicati ai ragazzi, musica e pranzi con l’autore, racconteranno i loro romanzi e si confronteranno col pubblico sul loro modo di scrivere, sulle trame e i personaggi, in maniera diretta. Riconoscerli in giro sarà facile: ogni autore, come già accaduto l’anno scorso, porterà al collo la sciarpa gialla del festival e sarà quindi facile individuarlo magari per invitarlo a bere un caffè.
L’edizione 2008 raccoglierà alcuni fra i più importanti autori di giallo e noir del panorama nazionale come Massimo Carlotto, Gianni Mura, Giampaolo Simi, Alan D. Altieri, Stefano Di Marino,Valerio Varesi, Bruno Morchio, Luigi Guicciardi, Daniele Biacchessi e molti altri.
Come già avvenuto per l’edizione 2007 la trasmissione radio Rai “Tutti i colori del giallo”, condotta da Luca Crovi, si collegherà in diretta sabato 2 e domenica 3 febbraio con i protagonisti degli eventi.
L’ospitalità per tutti coloro che vorranno assistere alla manifestazione sarà garantita grazie all’accordo con gli agriturismi della zona per un’accoglienza che riserverà una particolare attenzione alla gastronomia locale.

paolo roversi

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