La Giungla, metropoli lombarda. Negli ultimi giorni. Il pluridecorato ispettore superiore della Narcotici Biagio Mazzeo, 95 chili, collo taurino, magnetici occhi celeste artico, capo di una banda di poliziotti corrotti criminali, è ancora alle prese con le conseguenze del violentissimo scontro con il ceceno Ivankov. Sergej è morto, ma molto gli è costata, anche padrino e donna. Sta in carcere, in rovina. Si presenta la magnifica magra flessuosa Irene Piscitelli, occhi noccioli e capelli corvini, alta dirigente dello Sco (Servizio centrale operativo), è in arrivo un’altra guerra, interna alla ‘ndrangheta, Nord contro Sud, aggiornati e tradizionali affari e riti mafiosi. Lui ha rubato coca serba ai calabresi, i suoi uomini sono ricattati, lei gli propone libertà e impunità futura, se interviene con i suoi modi. Accetta e se ne vedono di tutti i colori. È dedicato a Carlotto “maestro inarrivabile e amico generoso” il terzo romanzo del 32enne di origini cagliaritane (ora a Padova) Piergiorgio Pulixi. In terza varia. Se ne capisce il perché: non c’è tregua. Carne al sangue e Nina Zilli.
La notte delle pantere
Valerio Calzolaio