La ragazza che sapeva troppo



M. Carey
La ragazza che sapeva troppo
Newton Compton
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Un romanzo fantascientifico, molto, ma molto coinvolgente per un cupo e ineluttabile futuro postapocalittico, da brividi.
In previsione della prossima uscita nella sale cinematografiche della pellicola “The Girl With all the Gifts” con Gemma Arterton nella parte di miss Justineau e Sennia Nauna nella parte di Melanie, tratto dal thriller che La Newton Compton ripubblica con il titolo La ragazza che sapeva troppo, ecco a voi l’inizio della presentazione editoriale del romanzo:

«Melanie, dieci anni e un quoziente intellettivo altissimo, ogni mattina aspetta paziente nella stanza dove vive chiusa a chiave che la vengano a prendere per portarla a fare lezione. Ma non è una gita di piacere, gli incaricati la legano a una sedia a rotelle mentre il sergente Parks la tiene di mira con una pistola carica. In classe ci sono altri ragazzini, legati come lei a una sedia e incapaci di liberarsi in attesa di essere sottoposti ai test medici della dottoressa Caroline Caldwell, che sta disperatamente cercando una cura all’epidemia…»

Eh già perché l’umanità è stata infettata da una variante di un fungo noto come Ophiocordyceps unilateralis che, assumendo il controllo del sistema nervoso trasforma le vittime in “hungries”, una specie di zombies morti/non morti, predatori senza freni né coscienza, ma in grado di restare immobili per settimane fino a che i rumori e l’odore della carne fresca li scatenerà.
Gli esseri umani, che sono stati contagiati dai  morsi, perdono ogni facoltà mentale e si trasformano anche loro in cannibali attaccando i loro simili. Lo spaventoso morbo, che si diffonde attraverso il sangue e la saliva, può propagarsi anche per mezzo delle spore del fungo.
Con l’aiuto di una truppa di soldati scelti e di psicologi, i pochi scienziati umani sopravvissuti si sono rifugiati in una postazione militare a Birmingham e, nel tentativo di scoprire di più sulla spaventosa infezione e trovare una cura, fanno scuola e  studiano, pur con mille precauzioni per evitare il contagio, bambini della seconda generazione di hungries che, apparentemente, pur essendo stati contaminati nel grembo materno vivendo in simbiosi con il mortale parassita, mantengono intatte le loro capacità intellettive.
Tra di essi spicca Melanie, una solare bambina di dieci anni dal quoziente intellettivo altissimo, molto ricettiva e curiosa che è  affascinata da Miss Justineau  la sua insegnante di psicologia e di storia che cerca invano di tenere a freno il suo inequivocabile istinto materno.
Miss Justineau è una docente e, come tale, il suo atteggiamento nei confronti di Melanie dovrebbe essere impostato e mirato solo a seconda dei risultati e delle reazioni che si vorrebbero da quegli strani allievi. Ma a un certo punto lei comincia a interessarsi davvero a Melanie, a questa speciale bambina dall’intelligenza vivace che vuole sapere tutto e di più. E quando Melanie comincia ad affezionarsi a lei, Miss Justineau si rende conto di ricambiare quei sentimenti… E quando scopre che Melanie dovrebbe essere la prossima cavia destinata alla dissezione, farà di tutto per impedirlo. Ci riuscirà?
Spetta ai lettori scoprirlo.
Il romanzo sempre veloce e scorrevole e  intrigante e coinvolgente fin dalle prime pagine, si legge con il fiato in gola. Mette in campo tutta una serie di interrogativi etici e notevoli spinte emozionali. Potrebbe mai questo orrore essere un possibile futuro del genere umano?
Concordo con “Harpers Bazaar” che definisce il romanzo «Enigmatico e avvincente.» E con  “o9.com” che lo descrive scrive come: «Travolgente, intenso.»
Lo consiglierei a chi sceglie avventure dal ritmo veloce, a chi ama le storie fantascientifiche e a chi legge thriller ma anche a chi non ne ha mai letto uno e vuole cominciare bene.

 

 

Patrizia Debicke

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