Elizabeth si è appena trasferita, con la madre e il fratello Laurie, a New York a causa di alcuni problemi sorti sia con il padre che con i compagni di scuola dopo che il fratello ha dichiarato di essere gay. Laurie, infatti, oltre a essere preso di mira con scherzi e offese, un giorno viene anche picchiato brutalmente, tanto da essere necessario un ricovero in ospedale e un lungo periodo di fisioterapia. Il padre, dopo l’accaduto, invece di prendere le difese del figlio, ha iniziato a trovare scusanti nei confronti degli aggressori, accusando il figlio di essere stato lui, con le sue scelte di vita e con il suo modo di essere diverso dai ragazzi normali, ad attirare e far scaturire la rabbia dei compagni. Appena arrivata a New York, Elizabeth vorrebbe davvero essere totalmente invisibile, esattamente come si sente in casa,  sola tutta il giorno, perché la madre è impegnata con il suo lavoro di direttrice sanitaria e il fratello è alle prese con i corsi estivi per recuperare l’anno di scuola perso a causa della degenza ospedaliera.
Un giorno, mentre torna a casa dopo aver fatto acquisti all’Ikea, Elizabeth incontra sulle scale uno strano ragazzo che la fissa come imbambolato: Stephen.
Stephen non è un ragazzo normale, infatti su di lui incombe una gravissima maledizione che lo rende invisibile agli occhi del mondo, solo Elizabeth riesce a vederlo, ma perché?
I due ragazzi iniziano così a frequentarsi e tra di loro nasce un sentimento forte che li porterà a lottare fianco a fianco per cercare di capire e spezzare la maledizione.
Un romanzo paranormal-romance che rispecchia completamente tutti i canoni previsti, Invisibile, è una lettura adatta a qualsiasi fascia d’età e a qualsiasi lettore.
Lo stile narrativo è dei più semplici, con un linguaggio alla portata di tutti e senza complicazioni. Forse un po’ troppo semplice. Infatti pur trattando un argomento che difficilmente si può trovare in un romanzo di questo genere, l’omosessualità , rimane troppo di sottofondo concentrandosi su argomenti troppo marginali ,rendendo il tutto superficiale e monotono.
La narrazione infatti è piatta, mancano i colpi di scena e non c’è nessuna presenza di azione per almeno l’80% del romanzo, rendendo tutto scialbo e dando un senso di déjà vu e stanchezza.
Bisogna riconoscere però a Cremer e Levithan la bravura di saper trasmettere il lato psicologico e sentimentale al lettore tramite descrizioni veramente mirate e ben costruite che, pur tralasciando tutta la parte fisica dei protagonisti, permette al lettore di affezionarsi a loro, di provare intensamente le loro emozioni e i loro stati d’animo e di poterli capire appieno, come se li conoscesse.
Invisibile è un romanzo che a modo suo sa come farti uscire dalla routine quotidiana ,consigliato per svagare la mente: una lettura molto leggera e veloce.
Invisibile
Micol Borzatta