Le bugiarde inizia con la descrizione di una chiesa addobbata di peonie, piena di gente elegante che potrebbe far pensare ad un matrimonio o un battesimo, ma appena l’organo comincia a diffondere le sue dolci note e le porte si aprono, ecco Lila entrare dentro una bara.
Comincia così questa storia che sembrerebbe raccontare, tra presente e ricordi passati, una comune vicenda di amicizia tra tre adolescenti, nata sui banchi di scuola e proseguita poi durante la vita che ognuna di loro ha vissuto.
Georgia Nancy e Lila sono amiche sin da piccole, provengono da ceti sociali diversi , hanno genitori diversi per mentalità e per educazione. Ma si uniscono e si legano tanto da formare loro stesse una famiglia, con la leader del trio, Nancy che detta le regole ed impone i comportamenti da seguire.
Ma questa storia che, apparentemente, sembra una come tante, in realtà nasconde un segreto, così grave da poter mettere a repentaglio l’esistenza stessa che ognuna ha costruito, faticosamente ed a prezzo di grandi sacrifici.
Non hanno dimenticato, non si sono perdonate, ma quando l’anello debole della catena minaccia di spezzarsi, ecco che si riuniscono e tentano di trovare un rimedio, che si rivelerà peggiore del problema che devono affrontare.
E’ questa una vicenda dai tratti forti, che vorrebbe indagare sui lati oscuri dell’animo umano, ma è raccontata con un tocco glamour, ambientata in una Londra dei quartieri alti, dove anche una macchia sul tappeto potrebbe rappresentare una caduta di stile.
Ben descritta è questa specie d’amicizia, dove alla lealtà si sostituiscono le bugie, dove i complimenti sono falsamente ipocriti e la goduria estrema è il disagio dell’altra, magari per una debolezza messa in risalto impietosamente.
E così restano appena accennati i travagli delle tre donne, che si confondono e si sfumano tra un’ubriacatura ed una striscia di coca, e poi arriviamo al finale tragico senza quasi farci caso. La forza di Le bugiarde sta proprio nel melting pot di stati d’animo, di discorsi fatui, che nascondono verità represse ed inconfessabili.
Conoscere queste amiche, man mano che la storia si dipana, non è esattamente un piacere, sono meschine, folli, piene di rancori e risentimenti, solo in apparenza ben educate; forse fermarsi e raccontare di più le protagoniste avrebbe dato potenza narrativa e spessore ad un thriller che, comunque, potrà avere un posto nella nostra libreria.
Le bugiarde è il primo romanzo di Rebecca Reid, immediatamente acquisito dall’editore di Paula Hawkins ed entrato nelle classifiche inglesi appena pubblicato. Per l’Italia è distribuito da Piemme.
Le bugiarde – Rebecca Reid
Roberta Gatto