Giuditta Campello
Sandra la capra detective
Un ladro in fattoria
HarperCollins
Un noto e sgarbato critico d’arte, pseudo-dannunziano in ritardo, pressoché residente in tv, per insultare gli interlocutori da lui ritenuti insipienti usa sbraitargli in faccia “capra capra capra”. Che, invece, è un animale non umano intelligente, affettuoso e utile. Come la detective Sandra che affronta il suo primo caso in una serie – Questo lo leggo io – di libri in stampatello maiuscolo per primi lettori con il piacere di leggere una storia da soli.
È una notte buia (ma non tempestosa) nella fattoria Bel Belato quando si sentono strani rumori e una musica misteriosa. All’alba gli abitanti si risvegliano, il maiale Ugo, la gallina Mariangela, il topo Mercuzio ecc. e poi c’è Sandra capra detective, quadrupede geniale. All’improvviso un urlo acuto squarcia la quiete, è Ugo pallidissimo: “Guardate, la mangiatoia è vuota…qualcuno stanotte si è pappato il pastone!” Seguono accuse reciproche. Sandra sulla scena del crimine nota subito delle orme molto bizzarre, ascolta testimoni più meno attendibili, pensa.
Scende di nuovo la notte, molto scura, e si si sentono di nuovo quella musica e i soliti rumori TIP TAP SVUISH GNAM GNOM. Al mattino ancora grida: qualcuno si è pappato il pastone di Ugo e anche il becchime di Mariangela. Sandra oltre alle impronte scopre un giradischi, fiuta una pista guardando una vecchia fotografia, la collega alle testimonianze di chi ha visto muoversi nel buio qualcosa di rosa e il caso è felicemente risolto…fino al prossimo mistero. Ovvero, Le uova scomparse, con un’apprendista maga e un mostro puzzolente nel letamaio. Storielle semplici, divertenti, chiare, illustrate da Ania Simeone con pari nettezza e comprensibilità a completare e allargare il testo. Davvero una bella iniziativa editoriale per i più piccoli. Da 7 anni