Il peso di uccidere

La protagonista di Il peso di uccidere è una insolita detective privata, una certa Lizzy Gardner che, incalzata da una madre indomita e inesauribile, si appresta a seguire delle tenui tracce alla ricerca di sua figlia. La ragazza è scomparsa 20 anni prima, sparita nel nulla, di lei solo una macchina abbandonata ai bordi di una strada. All’inizio della sua indagine però un’altra donna si affaccia all’uscio del suo studio. E’ alla ricerca di sua sorella, Diane, scomparsa da alcuni mesi. Investigando diventa con il tempo persuasa che la sparizione di entrambe sia legata ad un fattore che le accomuna: l’ossessione di perdere peso e la conseguente spinta a cercare consigli, persone e situazioni che favoriscano la soluzione di questo problema. L’indagine s’infittisce, altre persone assistono la detective nella ricerca della verità e s’immischiano in posti strani. La situazione diventa difficile ma le indagini che lei imperterrita prosegue le daranno ragione, con un finale inatteso e sorprendente.
Ragan ha uno stile semplice ma coinvolgente. La trama prosegue lentamente ma ogni parte diventa utile a raccogliere informazioni preziose e decisive per la soluzione dei misteri. Atmosfere ed azioni si mescolano in maniera efficace rendendo  Il peso di uccidere una storia piacevole da leggere. La scrittrice dosa in maniera equilibrata la sua scrittura avvicinandoci alla conclusione un po’ alla volta, facendoci ipotizzare delle situazioni, come se fosse chiesto un contributo anche al lettore.