L’agente speciale dell’FBI Rose Blake è entrata nella tana, lo splendido chalet di caccia, di Shane Koenig, il macabro e crudele serial killer cannibale che cattura le sue vittime, le sevizia e poi le uccide, straziandole. Per farlo, la Blake ha usato gli stessi metodi che finora hanno garantito l’impunità del criminale. Lei e la sua squadra l’hanno individuato nell’web, il lato oscuro di internet, il darknet del quale il mostro si serviva per irretire le sue vittime e gli hanno lanciato l’amo. Koenig ha abboccato all’esca, ma all’ultimo momento qualcosa della trappola accuratamente preordinata non ha funzionato. Quando Rose gli ha puntato la pistola contro per arrestarlo, lui ha reagito, lanciandole contro una bottiglia e ferendola, poi si è impadronito di uno dei suoi fucili, mentre fuggiva nel bosco, ha azzoppato un collega della donna e infine si è dileguato nel buio, facendo perdere le sue tracce.
Insomma Rose ha saputo affrontare il male ma non è riuscita a vincerlo e purtroppo la sconfitta l’ha segnata. Non è ancora riuscita a liberarsi delle immagini legate a quelle dello spietato serial killer. Tanto che ha dovuto cercare l’aiuto di una psicologa per superare i suoi fantasmi, le sue angosce e i sensi di colpa per il fallimento della sua missione sotto copertura.
Shane Koenig, dopo aver evitato la cattura per un pelo, è scomparso nel nulla come per miracolo, ma è un diabolico assassino, dotato di eccezionali capacità intellettive e di una terrificante immaginazione, bisogna non abbassare mai la guardia perché probabilmente sta ricaricando le sue batterie ed è solo questione di tempo prima che ricominci a uccidere. Rose non può più permettersi di crogiolarsi drammaticamente negli errori del passato e deve invece ritrovare tutte le sue energie ed usarle per indagare su un presunto incendio doloso, un nuovo ma strano caso per l’FBI. Un uomo è stato ritrovato arso vivo all’interno di una avveniristica tuta, un nuovissimo e segretissimo o almeno pare, ritrovato tecnologico. Ultracollaudato e ultrasicuro. Ma allora come e perché è successo? Ben presto si scoprirà che tutto quanto è collegato a questa morte è completamente fuori dalle regole. Man mano che Rose indaga, scavando più a fondo, si troverà proiettata nel vortice di un universo che assomiglia a quello dei videogiochi di Robbie, suo figlio, e dovrà intraprendere un viaggio che la vedrà immersa in un mondo infinito di fantasy online e game virtuali, duro e assolutamente privo di regole, in cui troverà solo l’aiuto inaspettato da un’autonoma forma avanzata di elaborazione dati, il progetto DIVA (un’entità in grado di pensare da sola e prendere decisioni).
Un romanzo, L’ultimo testimone, denso di idee e considerazioni lucide e intelligenti, con un eroe, anzi un’eroina buona e comprensiva ma costretta a confrontarsi con un mortale nemico che niente e nulla sembra poter fermare.
Il titolo originale inglese del thriller di Scarrow e Francis: Playng with death infatti forse rendeva meglio la sensazione provata dalla protagonista di essere imprigionata in uno spaventoso e incontrollabile gioco mortale. E purtroppo quando il tuo avversario è un minaccioso e inafferrabile killer assassino, non bisogna tirarsi indietro davanti a niente. Neppure dal servirsi dell’aiuto dell’haker più attivo e più pericoloso mai catturato dall’FBI. E già, infatti L’ultimo testimone introduce di prepotenza nella narrazione, quasi in veste di coprotagonista, l’intelligenza artificiale e le sue attuali e future possibili, grandi conquiste ma anche temibili conseguenze. E l’altro pilastro portante della trama diventa l’imput, fornito dagli autori di come la vita potrebbe essere in una effettuabile “Second Life” con la pericolosa esperienza online totalmente immersiva dei giganti del software Wadesoft “in cui la persona che indossa la tuta può provare come se fossero reali tutte le sensazioni fisiche di ogni e qualsiasi simulazione software prevista dal programma”. Perché una volta che l’utente ha “migliorato” il proprio corpo indossando la “Skin Suit”, potrà penetrare nello “Streamplex” un ambiente simulato dove tutti i suoi bisogni e desideri saranno realizzati. Contenuti futuristici e fantascientifici che intrigano, dandoci un’idea di ciò che potrebbe essere fattibile e di come quelle infinite fattibilità potrebbero portare l’umanità oltre ogni limite. Insomma un thriller informatico duro, malinconico, futuristico ma allo stesso tempo raffinato, intelligente, intuitivo e molto coinvolgente.
Simon Scarrow è nato in Nigeria. Dopo aver vissuto in molti Paesi, si è stabilito in Inghilterra. È un grande esperto di storia romana e ha venduto oltre 5 milioni di copie nel mondo. Il centurione, il primo dei suoi romanzi storici pubblicato in Italia, è stato per mesi ai primi posti nelle classifiche inglesi. Scarrow è autore di oltre quindici romanzi e della famosa Revolution saga, la quadrilogia dedicata a Napoleone.
Lee Francis è un allievo di Simon Scarrow ed esordisce con il suo maestro nel thriller futuristico L’ultimo testimone.