La ballata dei padri infedeli – Rosa Teruzzi



Rosa Teruzzi
La ballata dei padri infedeli
Sonzogno
Compralo su Compralo su Amazon

Tornata dalla prima vacanza con Gabriele, nella Milano grigia di fine ottobre, Libera è in preda a un turbine di emozioni: se da un lato l’attrazione che prova per lui è innegabile, dall’altro è in crisi per le avance di Furio e per via della richiesta del commissario di appendere le indagini al chiodo – specie adesso che è così vicina a scovare il Gatto con gli Stivali, all’anagrafe Diego Capistrano, il rapinatore mascherato che potrebbe essere suo padre. Nonostante le incertezze, Libera decide di dare comunque la caccia al latitante – affiancata dalla madre Iole e dalla Smilza, le socie di sempre –, ancora più determinata a far venire a galla la verità. È così che le Miss Marple del Giambellino scoprono che l’uomo è rientrato in città, e che sta portando avanti un’indagine privata: Hamma, il padre del suo protetto, è scomparso dopo una rissa con un gruppo di peruviani, lasciandosi dietro una scia di sangue. Era uno spacciatore, e tutto fa pensare a una resa dei conti tra bande rivali; ma il suo corpo non è mai stato ritrovato, e Capistrano e le donne della famiglia Cairati sono decisi a vederci chiaro: finiranno per unire le forze, svelando segreti che avranno conseguenze insidiose e taglienti come spine. 
“La ballata dei padri infedeli” è un libro leggero, ottimo per essere gustato durante una sera d’estate. 
Le “Miss Marple del Giambellino” ritornano con una nuova indagine dove si ritroveranno, questa volta, a seguire più dinamiche in contemporanea. Libera, Iole e Irene sono dei personaggi costruiti a regola d’arte, tutte con una propria caratterizzazione, diverse ma uguali negli scopi: ricercare la verità per la risoluzione di casi di cronaca nera. 
Oltre alla parte investigativa, seguiamo anche le vicende personali delle protagoniste: Libera e il suo amore per Gabriele e la ricerca spasmodica del “Gatto” (Diego Capistrano, rapinatore latitante e vecchia fiamma della madre Iole). Insomma, il lettore avrà più spunti sui quali riflettere e nei quali immergersi. 
Ma perché proprio “padri infedeli”? 
Perché, in questo romanzo, i protagonisti maschili non sono certo dei “Principi azzurri”. Gabriele intrattiene una relazione con Libera pur sapendo che presto diventerà padre e il “Gatto” (probabile padre di Libera) non fa altro che scappare dalle sue responsabilità.  Nonostante questa particolarità, l’autrice riesce comunque a mantenere un certo equilibrio tra le figure femminili e maschili.
Il giallo si snoda per le strade di Milano, tra inseguimenti e appostamenti. Lo stile di scrittura dell’autrice è semplice e scorrevole, in grado di coinvolgere il lettore in maniera tale da farlo diventare parte della squadra. Unica nota “negativa” (se così si può definire) sta nell’aver dato molto spazio alle vicende personali a discapito delle indagini, ad un certo punto ci si ritrova davanti alla risoluzione del caso senza rendersene conto. Non si percepisce l’attività investigativa vera e propria delle “Miss Marple”. Per quanto riguarda il ritmo, questo è altalenante. Si alternano scene adrenaliniche a scene un po’ più piatte e fini a se stesse. Ma, nessuna paura! Il romanzo sarà comunque coinvolgente. 
Insomma, cari lettori, stiamo parlando di un giallo atipico dove non troverete l’investigatore di turno dal naso infallibile e circondato da indizi. Non troverete un Poirot pronto a risolvere il caso. Questa è una proposta innovativa che pone al centro dell’attenzione delle figure “umane” senza un intuito particolare.
È bene sottolineare come questo titolo sia il nono della serie quindi, se avete la curiosità di sapere e di conoscere i protagonisti sin dal loro esordio, vi consiglio di cominciare dal primo. Buona lettura!

Sharon Lattanzi

Potrebbero interessarti anche...