Mele marce



juan madrid
Mele marce
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Mele Marce č il quarto libro di Juan Madrid pubblicato in Italia dopo Amazzonia: un viaggio impossibile (Frasinelli 2002), Cronache di Madrid in Nero e Un bacio da amico (Alacrŕn 2007 e 2008).

Uscito all’inizio del 2007 in Spagna come Pajaro en manoDias contados (non ancora tradotto in italiano) e Cronache di Madrid in nero. Juan mi ha anche fatto notare che č l’unico suo libro in cui tra i personaggi c’č un prete e non fa parte della serie con protagonista Antonio Carpintero, alias Toni Romano.

Ambientato a Marbella, in una manciata di giorni, racconta le vicende di Luis Moran, fotografo argentino con il chiodo fisso di uccidere il “capitan Montoya”, autore di crudeli stermini in Argentina, che ha ritrovato a Marbella e di suicidarsi subito dopo. Nel frattempo si divide tra la casa del nonno, anche lui fotografo, con studio rimasto intatto dagli anni 50, dove vive con una misteriosa Claudia che si rivela essere un cacatua femmina parecchio focosa, e i locali alla moda in cerca di scoop fotografici.
Suo malgrado si trova coinvolto in un affare di riciclaggio tentato dalla malavita russa attraverso un certo avvocato Andrčs Lavagna che dichiara origini italiane, le gelosie di Toni Gavilŕn, ex pugile che fa il buttafuori in un locale dove la moglie Vanesa all’occorrenza si prostituisce, una misteriosa e affascinante Maria, quarantenne fidanzata “in affitto” di Lavagna, e i vari tirapiedi tra i quali gli investigatori Moreno e il russo Niki.

Tutto č sorvegliato dai poliziotti Manuel Valero e dall’affascinante Mabel dei servizi segreti. In un finale mozzafiato scopriremo la vera identitŕ di ciascuno dei protagonisti e ci sarŕ da stupirsi parecchio.

Un libro molto bello, con una trama ben costruita che inizialmente si svolge su piů piani che magistralmente si fondono nella parte finale. Non per niente l’autore č anche un abile sceneggiatore televisivo.

I libri di Juan Madrid sono sempre frutto di accurate inchieste giornalistiche, e con il pretesto della narrazione denunciano fatti dei quali diversamente sarebbe difficile parlare. Qui, come sfondo la denuncia della collaborazione delle autoritŕ religiose argentine con la dittatura militare che ha devastato il paese svelate nel libro El silencio di Horacio Verbinski e il patto tra tutti i servizi segreti latinoamericani organizzato dalla CIA per reprimere i movimenti popolari con i metodi repressivi piů terribili.

Se vi capita di parlare di Juan Madrid con altri importanti scrittori spagnoli o cubani (Juan tiene seminari di letteratura all’universitŕ de La Habana) per prima cosa sorrideranno, poi vi diranno che č un loro caro amico quindi vi racconteranno parecchi aneddoti sulle sue intemperanze con donne e alcool ma tutti saranno concordi nell’annoverarlo tra i piů grandi scrittori spagnoli viventi.

ambretta sampietro

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