Fer de lance



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Grazie GIALLO BEAT e grazie Rex Stout per avermi fatto ritrovare i mesi di settembre dei miei tredici, quattordici e quindici anni, tutti passati regolarmente in campagna, nella bella casa di mia nonna alsaziana dove il principale svago quotidiano era calarmi nella sua infinita collezione di polar e, di preferenza, nei romanzi di Nero Wolfe.

E quindi la mia prima lettura di Fer de lance è stata in francese che in quella lingua aveva rigorosamente mantenuto il titolo originale. In Italia invece quando il libro uscì per i gialli Mondadori si chiamava: Traccia del serpente. Oggi, riappropriatosi del più centrato titolo originale,viene ripubblicato dalla GIALLO BEAT con una nuova traduzione accompagnata dall’ introduzione di Goffredo Fofi. Fer-de-Lance, scritto nel 1934, è il primo della fortunata serie di quarantatre romanzi, uno all’anno solo interrotti negli anni della seconda guerra mondiale, su Nero Wolfe e i suoi compagni di tante avventure: Archie Godwin, il suo braccio destro, Fritz il cameriere maggiordomo, Saul Panzer l’aiutante segreto e il ruvido ispettore di polizia Cramer che popolano e movimentano l’universo privato del mastodontico detective narcisista, raffinato buongustaio e innamorato collezionista di orchidee. Bastano poche pagine e Wolfe, anche senza muoversi dal suo quasi castello newyorkese in pietra arenaria, a meno di un isolato dall’Hudson, dopo la visita imprevista di Maria Maffei, giovane immigrata italiana, si trova subito coinvolto indirettamente nell’omicidio del fratello della ragazza.

In breve spuntano degli indizi che sembrano collegare questo delitto con l’assassinio di un certo Barstow, presidente dell’Holland College, un uomo importante ma con una famiglia perlomeno strana: una moglie considerata irresponsabile, un figlio viziato e geloso e una bellissima figlia.

Archie Godwin, su incarico del suo capo, affronta coraggiosamente le insidie nascoste dal campo da golf del Green Meadow Club, spronando l’intervento della procura locale, ma le indagini stagnano e i risultati stentano a decollare. Non temete! Nero Wolfe, il nostro ‘amabile’ ciccione non perde un colpo, stuzzica i potenziali assassini e quando riceve in dono un Fer de lance, pericoloso e velenosissimo serpente, si sa già che per il colpevole dei delitti l’ora del giudizio sta per scoccare.

Ma Wolfe, costringendolo ad affrontare la nemesi, lo spinge anche a correggere l’errore commesso uccidendo il signor Barstow.

patrizia debicke

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