Firenze,1503
Niccolò Machiavelli è costretto a partire dopo aver ricevuto un’inquietante lettera da Roma: qualcuno vuole ucciderlo, e si firma col nome di un diavolo, Belfagor. Il Secondo Cancelliere della Repubblica e Segretario dei Dieci dovrà lasciare sua moglie Marietta, malgrado lei stia per partorire. Ma la missione che lo attende è della massima importanza: ne va della sua stessa vita.
Mentre a Roma fervono i preparativi per il Conclave, la città del papa, in preda all’anarchia, è funestata da una serie di morti inspiegabili. A quanto pare legate alla lettera ricevuta da Machiavelli. Chi lo odia a tal punto da volerlo morto? Chi si cela dietro il nome di Belfagor?
Un giallo storico edito da Newton Compton che porta la firma di uno degli autori nostrani più bravi del genere, Fabio Delizzos.
Un libro che sembra essere scritto nel periodo in cui è ambientato. I dialoghi, i termini usati e le ambientazioni sono descritte in modo minuzioso e preciso. Machiavelli, il protagonista, è una delle figure più interessanti e importanti della cultura italiana. La storia, ricca di mistero, di fascino, affonda le radici nella Chiesa, nel bene e nel male che si intrecciano inevitabilmente, trascinando con loro eventi e persone.
L’abilità di Delizzos è quella di catapultarci indietro nel tempo, con modernità. Farci rivivere eventi storici realmente accaduti, arricchendoli di fantasia.
L’ambientazione tenebrosa e intrisa di sangue porta inevitabilmente a riflettere sulla facilità con la quale si combatteva e si toglieva la vita al prossimo portando in alto ideali, giusti o ingiusti che fossero.
Unico difetto che ho riscontrato, sempre se difetto si può chiamare, è la lunghezza. Le pagine scorrono velocemente e senza intoppi, ma sono, a mio avviso, troppe.
L’inganno Machiavelli – Fabio Delizzos
Rosaria Russo
