Un ritornello non fa primavera – Philippe Georget



Philippe Georget
Un ritornello non fa primavera
Edizioni E/O
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In occasione della Sanch (il prezioso sangue di Gesù Cristo), la famosa processione  di anima  catalana del Venerdì Santo a Perpignan,  una folla di turisti si accalca entusiasta contro le transenne della spettacolosa e tradizionale sfilata ultracentenaria. Tra i  penitenti, settecento addirittura, gli uomini hanno il volto e il corpo nascosti dalle  caparutxe ( neri saio lunghi fino  ai piedi e dotati di un alto cappuccio a punta) a garantire l’anonimato, conferendo, un’aura di mistero, che rimandano ai tempi bui e a crudeli penitenze del passato.
Le loro caparutxe sono tutte nere salvo quella rosso scarlatto del Regidor, il capo della Arciconfraternita con l’ambito compito guidare il corteo. Le donne invece sfilano a volto scoperto ma castamente vestite di nero e i bambini compiuti otto anni.
Il regidor dà il via alla processione, agitando un campanello, quattro tintinnii, seguiti da quattro rullare dei tamburi poi, quando dall’altoparlante della chiesa di Saint Jacques si diffondono le dolenti note di un canto funebre, il lungo nero serpente dei membri della confraternita  comincia lentamente ad avanzare, reggendo in  spalla i Misteri. Il funereo ma spettacolare corteo,  seguendo la  grande croce simbolo degli oltraggi inflitti a Cristo, percorre in preghiera  o silenziosa meditazione  le strette vie cittadine in discesa, fino a raggiungere Place de la Loge…
Ma una serie di esplosioni, provocate da alcuni mortaretti, scateneranno  il panico tra la gente e interromperanno la cerimonia. Uno dei misteri cade a terra,  folla  e figuranti ondeggiano e, nel tentativo di allontanarsi, superano le transenne e si accalcano premendo pericolosamente.  Quando la polizia riuscirà finalmente a riportare la calma tra i presenti,  ci saranno dei feriti. E alcuni penitenti circondano sgomenti  uno di loro,  immobile, disteso a terra all’angolo del municipio. Si scoprirà subito che è stato pugnalato a morte… Un colpo inferto dal basso verso l’alto,  che ha perforato il diaframma e il cuore, non gli ha concesso scampo.
La vittima  verrà subito identificata come Christian Aguilar, anziano maestro di pianoforte.
Poco prima, una brutale rapina in una gioielleria, con per ricco bottino un ingente quantitativo di pietre preziose,  aveva costretto il tenente Giles Sebag a raggiungere boulevard Clemenceau  e  a dividere le sue forze fino a quel momento tutte di guardia  al corteo…
Richiamato a Place de la Loge Sebag e  posto subito alla testa delle indagini relative ai due casi, dopo aver escluso la mano del terrorismo per il delitto della processione, scoprirà presto che il penitente ucciso era  un solitario che conduceva una vita  molto riservata.  Possibile che Aguilar avesse dato a qualcuno motivo di ucciderlo?  Vicini e conoscenti, interrogati,  non ritengono potesse avere dei nemici. La sua vita, almeno negli ultimi anni  appare  solo intrisa di solitudine.  Una solitudine appena  alleviata e condivisa con pochi  altri  attraverso la musica che insegnava ai  suoi giovani allievi. Giovani che pare rappresentassero molto per lui. Un uomo generoso? Forse,  perché in un piccolo cottage del suo giardino qualche volta aveva persino ospitato qualcuno  tormentato da adolescenziali conflitti familiari. Ciò nondimeno man mano che Sebag riuscirà ad approfondire  vita e personalità di Aguilar, comincerà a prendere in considerazione la possibilità di  un legame tra  quell’omicidio  e il furto della gioielleria. Abilmente condotto, non ha lasciato tracce ma… Spetta alla  polizia scovare uno spiraglio per arrivare a una soluzione… Certo una rapina  capitata proprio al momento giusto….
Le due inchieste potrebbero essere collgate? Convergere?
L’ indagine  di Sebag  porterà  alla luce sconosciuti particolari  della vita di un uomo, particolari di una passato legato a  segreti e a un tesoro ben sepolto in un suo baule. Tanti particolari faranno scoprire una ragnatela di misteriose connivenze  che coinvolgono teppisti e personalità con influenza persino sull’ autorità giudiziaria  Molti dei  membri della Arciconfraternita sono dei notabili  cittadini che di padre in figlio si fanno un punto d’onore di prendere parte alla processione. Ma poi, per pentirsi di cosa? Probabilmente ci sono partecipanti al  corteo che hanno molto da nascondere.  Un enigma per la polizia che dovrà  scavare a fondo per risolverlo.
Il tenente Sebag e i suoi colleghi infatti  dovranno frugare nel passato  alla ricerca di un movente legato a  cupidigia, ricatti , segreti o vendette per vecchi contrasti, per scoprire cosa si nasconde sotto i cappucci, le caparutxe e gli ingranaggi di una macchinazione diabolica sullo sfondo di una Perpignan più catalana che mai, dove il perbenismo borghese si mischia alla novella  decadenza del quartiere gitano.
Anche stavolta Philippe Georget ci propone un  intrigante romanzo con come  perfetta scena del crimine la  popolare processione della Sanch. (Processione sospesa   alla fine del XVIII secolo  e ripresa solo nel  1950 per fermare i flagellanti, quei penitenti che sfilavano frustandosi con vigore le schiene nude? Quelle pratiche estreme infatti avevano indotto la Chiesa e l’amministrazione locale a limitare e poi addirittura a vietarla ).
Intrighi serratissimi, humour ben calibrato, sentimentalismo quanto basta, il musicale fantasma di Charles Trenet e il giusto tocco, anche al lato privato del  principale protagonista, sposato e padre di famiglia. Ecco i principali  ingredienti della nuova indovinata  avventura del tenente Sebag nella sua Perpignan. 

Philippe Georget è nato a Épinay-sur-Seine nel 1963. Dopo una laurea in Storia, si è dedicato al giornalismo, prima in radio e poi in televisione per France 3. Fra i suoi libri ricordiamo D’estate i gatti si annoiano, In autunno cova la vendetta, Il paradosso dell’aquilone e La stagione dei tradimenti. Negli anni è stato insignito di molti premi, fra cui il Prix de L’Embouchure, il Prix Méditerranée Roussillon, il Prix Virtuel du Polar, il Prix EuroPolar, il Prix SNCF du Polar, il Prix du Premier Roman Policier, il Prix des Vendanges Littéraires.

La confraternita di Sanch, la Confraternita della Preciosissima Sanch de Nostre Senyor Jesus Christ (del sangue prezioso di Gesù Cristo nostro Signore) è nata alla fine del Medioevo, a Perpignan ,11 ottobre 1416, creata dal domenicano Vincent Ferrier..

Patrizia Debicke

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