Gli improbabili personaggi che Isaka Kotaro riesce ad immaginare, penso emergano da qualche disturbo gastrico dovuto ad una cena impegnativa. Altrimenti non saprei spiegare un serial killer chiamato “La Balena”, omone gigantesco capace con le sole parole di convincere le sue vittime al suicidio. Oppure “Il Cicala” atletico giovanotto smilzo, feroce accoltellatore e sterminatore di intere famiglie, bambini compresi.
Ancor meno facile immaginare che la Reijo, la mafia di Tokyo, incaricati entrambi all’insaputa l’uno dell’altra, di uccidere lo “Spingitore”, un killer che coglie il momento opportuno per far investire le sue vittime, colpevole di avere ucciso il figlio del boss Terahara. L’autore ci aggiunge una compagnia teatrale e dà vita a Suzuki, il professore di matematica che per vendicare la morte di sua moglie travolta da un’auto pirata, si fa arruolare dalla Reijo. Questo romanzo surreale e divertente coinvolge il lettore in una girandola di avvenimenti che trasforma l’assurdo in improbabile. Impossibile ignorare il fascino dalla violenta e determinata Hiyoko, carrierista nell’organizzazione mafiosa; tanto meno affezionarsi al povero Suzuki uomo per bene lacerato dai sensi di colpa per i suoi soli propositi. Finale fumoso. Ci sta.
Isaka Kotaro
Nasce nel Chiba a Matsudo il 25 maggio1971. Celebrato scrittore giapponese ha vinto numerosi concorsi con i suoi crime. In Italia ha già pubblicato con Einaudi “i sette killer dello Shinkansen” nel 2021
