Barry Adamson

Barry Adamson, noto musicista rock inglese nato a Manchester ha vinto il “Premio Racconto in Giallo Internazionale” al Piemonte Grinzane Noir 2008 per il racconto “Maida Hell” contenuto nell’antologia Londra Noir (Alet edizioni).
Nella scelta dei titoli di un album, Soul Murder (Assassinio dell’anima) e di un singolo The Crime Scene (La scena del delitto)  aveva lasciato intuire una certa inclinazione per il noir, poi concretizzatasi nella scrittura di quest’unico (finora) racconto.
Il titolo gioca sulla parola Hill (altura) che diventa Hell (inferno) per i personaggi che animano questo piccolo quartiere con le loro vite sgangherate che hanno come denominatore comune il denaro  e contrastano con la purezza degli uccelli che si posano qui. Un religioso attraversa il quartiere e ce li presenta uno per uno, arrivando al ponte dove è stato consumato un delitto e fino alla chiesa per pregare per quella che è pur sempre una comunità.

Dalla musica a un racconto, come è avvenuto il passaggio?
Scrivendo musica si scrivono liriche e canzoni. Un’amica, Cathi Unsworth mi aveva chiesto di scrivere un racconto per un’antologia, Londra Noir, perché amava le parole delle mie canzoni. Ho accettato perché volevo andare oltre la superficie del contenuto delle canzoni e approfondire il discorso.

E’ vero che hai composto la colonna sonora del racconto?
A volte durante le presentazioni mi chiedono di leggerne dei brani, per questo ho pensato di scrivere una musica di sottofondo per accompagnare la lettura. Mentre scrivevo la storia ero stato influenzato dalla musica che ascoltavo.

La scrittura di questo racconto ha influenzato la tua musica?
Non sono sicuro che ci sia un’influenza diretta, scrivere mi ha aiutato a esprimermi con più abilità e sicurezza.

Perché hai scelto un posto come Maida Hill che non è propriamente un quartiere glamour?
Perché la gente non sa che esiste, è un’area molto piccola tra Maida Vale e Notthing Hill. Ho vissuto lì per alcuni anni e mi sembrava un posto perfetto per ambientare una storia noir.

Cos’è la musica per te?
E’ un modo per comunicare in una lingua speciale, un linguaggio che tutta la gente conosce e che permette di comunicare con tutti. La musica è la mia vita, vivo della musica come artista, anche se il cinema e la scrittura stanno diventando sempre più importanti.

Hai scritto altri racconti?
Ho scritto sceneggiature, non sono ancora state realizzate e penso di produrle io. Avevo scritto qualche racconto in passato, per mio piacere personale.
Per me è importante scrivere storie. Non avrei mai pensato di essere capace di scrivere qualcosa in grado di essere pubblicata, il fatto che questo racconto lo sia stato è per me un incoraggiamento a scrivere di più.

Vuoi aggiungere qualcosa?
Nella storia ho parlato della oche canadesi che volano da Maida Hill a Kew Gardens, a Richmond.
Dopo aver scritto il racconto, per puro caso anch’io mi sono trasferito a Richmond dove vivo tuttora.

Ambretta Sampietro

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