Deve togliersi dalla testa i pensieri su Joanne e sul passato.
Adesso deve solo pensare a se stesso, alla situazione in cui si è ficcato. Perché tra un’ora sarà tutto finito.
Usman Kassar sta bene all’ombra degli affari di suo fratello maggiore. E’ comodo stare protetti, fuori dai radar di chi gestisce i traffici sporchi in una città dura come Glasgow. Massima tranquillità , grandi progetti, minimo rischio di essere scoperto. Prima o dopo però, il lavoro pericoloso ti mette in mostra, se sei bravo, se sei un bastardo, che tu lo voglia o no.
Martin Sivok è un killer che viene da fuori, da un altro mondo, abituato ad altre regole. E’ un killer rimasto senza lavoro, un outsider nella malavita di Glasgow. E deve trovare il modo per farsi avanti, per tornare sulla cresta dell’onda. Per questo, ha bisogno che qualcuno gli dia fiducia, almeno un po’.
E quando sei alla disperata ricerca di porte da aprire, uno come Usman può convincerti a tirare la maniglia sbagliata. E’ capitato, capita. Come la volta che un tizio ha aperto la cassetta di sicurezza piena di soldi sporchi di una della più pericolose bande criminali della città …
Ogni azione può avere conseguenze spiacevoli e brutali, si sa, soprattutto se minaccia la reputazione di Nate Colgan. Perché Nate è un uomo con un solo lato, quello buio, e non sopporta di essere messo in difficoltà , per nessuna ragione al mondo. E’ meglio evitare certe cose, anche se pensi che Nate Colgan sia finito, anche se tu sei un bastardo.
Qualcuno ha detto che nessun uomo è un’isola. Proprio così, infatti anche Usman Kassar e Martin Sivok sono fatti per incontrarsi. E per finire male.
Un libro memorabile, dal ritmo serrato, dove tutti i personaggi stanno sul lato sbagliato della vita. Un capolavoro del ‘tartan noir’, la via scozzese all’hardboiled.