Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni


Maurizio De Giovanni
Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone
Einaudi
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Una ragazza ucraina uccisa e una neonata abbandonata accanto ai rifiuti vicino al commissariato dei Bastardi.
Inizia così il nuovo libro di De Giovanni. Un libro che regala un nuovo tassello alla storia dei poliziotti di questo commissariato in cerca di riscatto. Riscatto professionale che passa sempre e comunque attraverso la personale via crucis dei protagonisti. Perché nelle storie raccontate da De Giovanni, la trama  gialla è sempre imprescindibile dalle vicende e dall’evoluzione intima dei personaggi.
Se il libro precedente sottolineava, a mio parere, una sorta di stallo, di “gelo”, causato dalle loro paure nel prendere decisioni, qui invece abbiamo un deciso passo avanti, una determinazione nuova. E’ come se il desiderio irrefrenabile di vivere della piccola ritrovata tra i rifiuti, desse una spinta a tutti verso non solo il riappropriarsi della propria esistenza, ma facesse capire loro che la vita deve essere non solo vissuta ma anche assaporata. E insieme alla nuova determinazione dei protagonisti, vediamo anche come piano piano i Bastardi inizino a diventare una vera squadra, un gruppo unito, sodale e collaborativo, dove le differenze si trasformano in doti uniche e indispensabili.
Ecco, questi sono i “cuccioli” del libro. Non solo la bimba che lotta per la vita o i cagnolini che troviamo nelle pagine: “cuccioli” sono tutti quei sentimenti nuovi, quella rinnovata voglia di vivere appieno e liberamente, quella nuova consapevolezza, quei nuovi sentimenti che vanno curati, accuditi e fatti crescere come  semi per un futuro migliore.
Ancora una volta De Giovanni dà voce all’anima dei suoi protagonisti e non solo. In un intermezzo ci fa sentire anche le voci dolorose della città, che nasconde nel ventre mille storie diverse, alcune atroci. E sempre Napoli è protagonista di tutti i suoi libri. Una città che non riesce mai a essere solo uno sfondo, un’ambientazione, ma che si prende spesso la scena, con le sue tante voci, le sue infinite storie, storie però sempre universali e per questo sempre comprensibili e condivisibili.
Un’altra puntata, un’altra bella storia per i Bastardi. In attesa e con la curiosità di vederli presto sugli schermi.

Cristina Aicardi

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