Il poliziotto-ecologista Jan De Vermeer viene incaricato di scoprire chi si cela dietro ai numerosi murales che appaiono in giro per Modena: alcuni ritraggono volti di bambini, altri denunciano stragi di alberi (nel bosco a nord della città qualcuno sta effettivamente rubando i pioppi di guardia alle querce secolari). Ma quando Jan inizia a indagare arrivano minacce nei confronti di sua figlia e questo nuovo pericolo lo porta a riaprire il caso di un ragazzo ucciso durante un rapimento, il cui padre aspetta ancora giustizia. Intanto in carcere Alberto Bacenigo, l’assassino seriale incastrato anni prima da Jan, vorrebbe ribellarsi ai diktat di una banda di nordafricani, ma l’alternativa sembra essere solo una: uccidere o essere ucciso. In questa nuova sfida per il poliziotto italo-belga convergono le esistenze di tanti, ciascuno con i propri segreti e i propri dolori, ognuno alla ricerca della verità.
Se volessimo trovare la vera protagonista di questo libro, la risposta sarebbe la natura, una natura unica, rara, che si manifesta davanti ai nostri occhi ogni giorno nella sua magnificenza, ma della quale ormai nemmeno ci accorgiamo, tanto siamo abituati a ignorarla. Un giallo interessante che si snoda dopo precedenti libri dell’ autore che seguono uno stesso filo conduttore, ma che permettono di comprendere la storia, anche per chi non li avesse letti. Gli uomini e le donne che snodano le loro vite attraverso le pagine sono interessanti e ricchi di una forte carica emotiva, inconsapevole, che li rende unici e tormentati. Nessuno di loro passa inosservato.
Un noir ben raccontato, con il giusto ritmo narrativo, e interessanti riferimenti alla realtà contemporanea. Colpo di scena finale inaspettato. Da leggere.
Morte nel bosco nuovo – Ludovico Del Vecchio
Rosaria Russo