Diciotto secondi



george shuman
Diciotto secondi
baldini castoldi dalai
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New Jersey, oggi. Sherry Moore è cieca, ma possiede un dono straordinario: quando tocca la mano di un morto percepisce gli ultimi diciotto secondi dei suoi pensieri o delle immagini che ha avuto davanti agli occhi. Chi meglio di lei quindi per aiutare il tenente O’Shaughnessy, che, boicottata dai colleghi maschi, tenta di individuare un stupratore e assassino che sembra emerso dal nulla?
Date le premesse, il libro poteva diventare qualcosa di veramente becero, invece “diciotto secondi” rimane un giallo dignitoso ed avvincente, anche perchè le “doti” paranormali della protagonista giocano un ruolo defilato rispetto ai meccanismi classici dell’indagine. Anche le psicologie dei personaggi sono delineate con un minimo di cura, e la storia, che vira tutto al femminile il genere “riusciranno i nostri eroi a catturare il cattivo e salvare i prigionieri” tiene avvinti fino all’ultima pagina.
Un bel giallo di genere, insomma, di quelli che, in tempi migliori di questi, sarebbe stato pubblicato nei “gialli mondadori”.

donatella capizzi

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