Puzza di muffa, abbandono e sporco. I tre odori si mescolavano e rendevano l’aria pesante, a tratti nauseabonda. Le finestre erano costantemente serrate e così, negli angoli delle stanze, si erano formate macchie scure, di muffa. Dapprima poche macchioline. Poi, a poco a poco, avevano ricoperto gran parte della tappezzeria. Pochi raggi di sole filtravano attraverso le persiane quasi sempre accostate. Ovunque regnava una penombra opprimente. In fondo al corridoio, una porta era socchiusa.
Ci sono luoghi dove il male,la follie e la violenza, si nascondono e sedimentano, pronti a tornare alla luce, ad abbandonare la penombra in cui vivono. E proprio di questo parla questa raccolta, cinque racconti che esplorano i lati oscuri, che ne raccontano il nascere, cercando di analizzarne le motivazioni. Perchè un motivo c’è sempre, sepolto da qualche parte e qui si cerca di trovarlo, di capirne la genesi. Significativa a questo proposito una delle citazioni iniziali del libro: “Il ricordo della gioia non è più gioia;il ricordo del dolore è ancora dolore”. Lord Byron. Il male nasce sempre dal dolore? Grande attenzione e cura sono dedicate all’analisi psicologica e nondimeno alla costruzione delle trame. Originali alcuni sviluppi( personalmente trovo delizioso il primo racconto “Ricordi mortali”).Tre dei racconti hanno lo stesso protagonista, il Commissario Molteni,un personaggio che con la giusta cura e attenzione può aspirare a essere protagonista di un romanzo.