Esercizi di potere – Enrico Musso



Enrico Musso
Esercizi di potere
DeA Planeta
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“Esercizi di potere” è il romanzo d’esordio di Enrico Musso, ordinario di economia applicata presso l’ateneo di Genova e autore di centinaia di pubblicazioni di carattere scientifico tradotte in svariate lingue. Il professor Musso ha avuto altri importanti titoli nel corso della vita: per esempio è stato senatore della Repubblica. Da quell’esperienza è nato questo thriller politico, e fanta-politico, caratterizzato da una critica feroce alla classe dirigente corrotta fino al midollo che governa questo sfortunato paese.
Il senatore Corso, un alter ego di Musso che a sua volta insegna geographical economics nell’università del capoluogo ligure, è lo strumento narrativo attraverso il quale l’autore illustra una complessa operazione criminale fondata sulla turbativa dell’appalto per la costruzione di un gasdotto nelle repubbliche ex sovietiche dell’Armenia e dell’Azerbaigian. I parlamentare viene nominato relatore del disegno di legge che codifica le modalità di realizzazione dell’infrastruttura energetica, responsabilità che lo porterà a scoprire un inviolabile accordo bipartisan, garantito da interessi extraparlamentari e da personaggi avvezzi all’utilizzo di metodi definitivi nella risoluzione delle controversie.
I capitoli si aprono e si susseguono mostrando il punto di vista dei diversi personaggi: il professor Corso che chiarisce, in termini fin troppo prolissi, il funzionamento visibile e invisibile della macchina parlamentare; la mistress Sonia, “padrona” di personalità apicali della Capitale, la quale non disdegna, allo stesso modo del senatore, di spiegare nei dettagli il funzionamento dei suoi strumenti di tortura erotica; l’apparentemente glaciale Dar’ya, economista dell’OCSE; il giornalista Riccardo Menzione, impegnato in un’indagine sull’esistenza di una brigata internazionale di killer su commissione attiva nel deep web; il sovrintendente della squadra mobile di Genova Stefano Frangi, primo ad accorrere nel luogo del ritrovamento di una giovane straniera senza vita.
Esercizi di potere esamina in maniera approfondita gli elementi che concorrono alla formazione di un provvedimento di legge: dagli scambi tra gruppi politici davanti ai tavoli della buvette, alle conversazioni riservate sulle terrazze romane o nelle salette private di un ristorante del quartiere Prati, passando per i pizzini in dialetto meridionale, consegnati da ambigui ambasciatori per rafforzare il contenuto di un messaggio sgradevole. Con l’aumentare della suspense cresce anche il ritmo del thriller e, unendo i puntini occulti del disegno criminale, il numero dei corpi sul terreno incrementa, il legame tra i personaggi si stringe, raggiungendo un finale che richiama la narrativa e la cinematografia di scuola anglosassone.

Thomas Melis

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