L’immaginario collettivo č fin troppo assuefatto, ormai, all’idea che il mondo di Hollywood sia solo paillettes, stelle sul marciapiede e riflettori puntati sull’attore del momento impegnato a ritirare il premio Oscar al Kodak Theatre, il tutto condito da feste perfette in ville perfette con ospiti perfetti.
Leggendo le superbe pagine di Wambaugh ci si rende facilmente conto di come la cruda realtŕ nella quale si trovano immersi gli agenti della Hollywood Station sia tutt’altro che perfezione: ad animare le giornate e le nottate ci pensano tossici all’ultimo stadio, prostitute e relativi papponi, attrici emergenti con manie di persecuzione, senzatetto amanti del cibo cinese, la criminalitŕ organizzata (un po’ approssimativamente a voler essere sinceri) degli immigrati russi.
La burocrazia estrema e il politically correct ad ogni costo costringono i poliziotti del leggendario Lapd ad usare con i criminali i proverbiali bastone e carota, per evitare il piů possibile le accurate indagini degli Affari Interni. Con le mani e i manganelli legati, scendono in campo per svolgere “il lavoro piů spassoso del mondo”, come ci tiene a sottolineare l’Oracolo, ovvero l’agente da piů anni (ben trentasette) in servizio alla Hollywood Station, al termine di ogni riunione. E’ lui che decide le pattuglie e le sorti di ciascuno di loro, una sorta di padre adottivo che veglia sulle loro esistenze in modo che a fine turno possano tornare alle loro case con meno grane possibili nella testa e nel cuore.
Proprio le faccende di cuore, presenti come in un qualsiasi ambiente lavorativo fatto di uomini e donne a stretto contatto fra di loro, ci aiutano a ricordare che sotto la divisa ci sono persone in carne ed ossa che oltre a servire la Patria con orgoglio, provano dei veri sentimenti e tentano di salvaguardarli dall’orrore quotidiano con cui hanno a che fare.
Joseph Wambaugh ci regala uno spaccato di vita americana dal sapore agrodolce, una perla di ironia, saggezza e autenticitŕ attraverso le quali sembra di respirare, pagina dopo pagina, l’odore acre della strada misto al profumo intenso del coraggio di affrontarla continuando a spassarsela alla grande.
Hollywood station
anna giulia padovan
