Praed Street č una strada “stretta, fiancheggiata da tristi botteghe, i cui squallidi edifici sovrastanti hanno un’aria tutt’altro che invitante”. In questa strada, diventata una grande arteria di passaggio perchč capolinea della Great Western Railway, John Rhode, uno dei piů grandi e prolifici autori di mystery dell’etŕ dell’oro, ambienta il suo romanzo pubblicato nel 1928. A Praed Street si susseguono una serie di omicidi inspiegabili e inizialmente non connessi tra loro. Ben presto, il ritrovamento di un gettone di osso con un numero in cifre romane inciso con inchiostro rosso lasciato sul corpo di ogni vittima, fa comprendere che si tratta di omicidi seriali. Ad ogni numero corrisponde il numero progressivo della vittima e gli omicidi sono compiuti per avvelenamento o accoltellamento. Il primo cadavere ritrovato accoltellato č quello del fruttivendolo James Tovey, a cui segue il fornaio Ben Colburn. Tutta Praed Street si sente “a disagio al pensiero che quelle due morti inesplicabili” alle quali se ne aggiungono altre quattro. A questo punto entra in scena il professor Lancelot Priestley, detective “scientifico” nato col romanzo “The Paddington Mystery” nel 1925. L’aristocratico Priestley appartiene alla cerchia degli investigatori per i quali la soluzione di un enigma č un problema intellettuale e razionale. Uomo sedentario e metodico, ex professore di matematica in un college, Priestley si diletta a scrivere saggi scientifici su teorie matematiche alle quali “concentra tutta la sua attenzione e tutte le sue facoltŕ intellettive non concedendosi nemmeno la distrazione di leggere i giornali”. Invitato dall’ispettore Hanslet di Scotland Yard, il professore si dedica spesso e volentieri a risolvere casi di cronaca impossibili. Priestley non si tira indietro di fronte ad un caso enigmatico e contorto e fa appello alla logica, “parecchie volte il professore, uomo dall’intelligenza vivace e ottimo ragionatore, era riuscito a risolvere le questioni piů complesse e, siccome non permetteva che si facesse il suo nome, tutto il merito di tali soluzioni all’apparenza andava a Hanslet”. I delitti seriali avvenuti in Praed Street sono pane per i denti di Priestley, e l’ispettore non tarda a rivolgersi al suo mentore per venire a capo della faccenda. Il resoconto dei fatti di Hanslet ed il nome dell’ultima vittima riportano alla memoria di Priestley un vecchio caso di cui si era occupato. “Contrariamente ai suoi abituali sistemi investigativi”il professore dopo aver fatto le ricerche del caso “si era formato una teoria interamente basata sul ragionamento e l’induzione”. Il ragionamento di tipo matematico e una giusta dose di coraggio e sangue freddo fanno giungere Priestley alla soluzione dell’enigma per la quale rischia persino la sua stessa vita.