La storia parte da lontano, dalla periferia di Varese del 1977.
La periferia dei soprannomi, dei bar, delle schedine e dei grandi sogni.
Tre ragazzi passano le loro giornate sognando un futuro diverso, di soldi facili, veloci e subito.Il Monaco, il Rosso e il Principe hanno un passato con tre storie diverse, storie di ribellione alla famiglia e un presente comune di insoddisfazione e grandi desideri. Per il momento si arrangiano con piccoli furtarelli,non sono veri criminali,vorrebberlo esserlo ma forse non farebbero mai il grande passo se non cadessero nelle grinfie del Gatto che li coinvolge in un colpo più grosso e pericoloso, ricordando loro la grande rapina di Via Osoppo, quella che cambiò il corso della malavita lombarda.
Ma qualcosa non va secondo i piani e a vent’anni di distanza il Monaco viene suo malgrado coinvolto nella ricerca del bottino scomparso anni prima.
Un romanzo piacevole e scorrevole, che richiama ovviamente alla mente altre storie, ma in ogni caso una storia credibile che ben descrive la realtà della provincia della fine anni ’70 con i tre protagonisti che, con grande ingenuità o inconsapevolezza, credono di vedere nelle rapine la soluzione dei loro problemi.
Forse nella considerazione della loro ingenuità si inquadra lo sguardo benevolo dell’autore verso un paio di personaggi.
Una buona lettura che tiene piacevole compagnia.
Il piano del Gatto
Cristina Aicardi
