Il segreto di Mr Willer – Chicca Maralfa



Chicca Maralfa
Il segreto di Mr Willer
Les Flâneurs Edizioni
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Il buon romanzo noir è un romanzo sociale, un romanzo di critica sociale; racconta vicende criminose, ma cerca di fornire un ritratto della società in un certo luogo e in un certo momento”, ci insegna Jean Patrick Manchette, autore di “Posizione di tiro”, romanzo diventato un classico.

Lezione che sembra fatta propria da Chicca Maralfa, che ci regala questo intenso romanzo noir ambientato ai giorni nostri, “Il segreto di Mr. Willer”, specchio fedele della nostra moderna società urlata, dove uno vale uno ma solo per fare numero, perché in realtà ad andare avanti sono sempre più i furbi, i provocatori, gli urlatori, che sanno come imporsi nell’immaginario collettivo. E oggi i social media offrono uno strumento potentissimo a chi abbia un progetto da perseguire, un personaggio da proporre, un obiettivo da raggiungere a qualsiasi costo, senza curarsi di lasciarsi dietro macerie umane e nefandezze. 

Perché a Mr Willer non interessava tanto ciò che un suo follower diceva, ma come lo diceva. Intendo il tono di voce, l’espressione del volto e altre diavolerie che assicurano l’attenzione e la continuità dell’ascolto. Dottore la verità è che non gliene frega più nulla a nessuno dei contenuti. Sono morti da tempo. Ben altro serve per avere successo e Willer lo sapeva bene. Urla, caos, pruderie, catarsi generale. E proprio per questo non si riusciva a far a meno di guardarlo».

E ancora:  “Aveva coniato la regola delle cinque S: Soldi, Sapori, Sterco, Scetticismo e Sticchio. I cinque grandi temi al centro dei suoi live streaming, il segreto del suo successo di ascolti, da opporre alle quattro P del marketing».

Una piacevolissima scoperta questo romanzo, pubblicato da Les Flaneurs Edizioni nella collana Maigret. Un romanzo a cui non manca nulla: scrittura raffinata, solida trama, personaggi realistici, erotismo quanto basta per rendere pepata la narrazione, senza scadere nelle banali descrizioni anatomiche da manualetto semipornografico.

L’essenza stessa del romanzo sta tutta nel titolo, “Il segreto di Mr. Willer”.

Riccardo Perrone, quarantenne di successo di origine calabrese, diventato streamer di incredibile successo con la trasmissione, Babilonia che fa numeri da record. Provocatore intelligente e lettore onnivoro, ha preso a prestito il nome dell’eroe bonelliano dei fumetti, Tex Willer, e coi nemici agisce come il rude ranger texano che li abbatte a suon di pugni e proiettili. I pugni e i proiettili di Mr. Willer sono le parole e le prese di posizione estreme contro i gay, i no vax, i vegani, e via elencando le non poche categorie che, per un motivo o per un altro, dichiarano con orgoglio la propria appartenenza. 

A un tipo così estremo i nemici non mancano, soprattutto perché Mr Willer, pur avendo una robusta cultura, costruita con anni di studi e letture a 360°, ha capito che in rete deve utilizzare un linguaggio basic, volgare e irritante, per attirare quanto più pubblico possibile e al contempo far sì che quell’informe massa lo senta come uno di loro, senza tuttavia risparmiare al malcapitato di turno il suo feroce sarcasmo. Se a questo si aggiunga che Mr. Willer è un tipo affascinante che fa andare in sollucchero le donne, e coltiva un insaziabile erotismo che ne fa un perfetto esemplare di maschio alfa in grado di assicurare prestazioni sessuali di tutto rispetto, si inquadra ancora di più il personaggio estremo. E invece no, perché la personalità sfaccettata e complessa del protagonista, a cui meticolosa cura ha dedicato la scrittura penetrante di Chicca Maralfa, gioca sulla dualità dell’essere umano che ci ricorda il pascaliano né angelo né bestia, ma angelo e bestia insieme. Gioca sui pensieri più profondi, sulle pulsioni che agitano, spaventano, abbattono le convenzioni sociali. L’autrice disegna un palcoscenico perfettamente aderente alla tragedia greca che vuole rappresentare, ma lo fa con tutti i crismi di un noir d’autore dal sapore intenso, penetrante, che resta dentro anche a pagine chiuse.

E per darvi un’idea della complessità dei rapporti esistenti tra i personaggi, vi basti sapere che Mr. Willer, donnaiolo incallito, ha amato, ricambiato, soltanto due donne nella sua vita: la madre e Sofia, sua moglie. Ma con Sofia, sorella gemella di Clara, sposata con un magistrato integerrimo, il dott. Natali, il matrimonio è un campo di battaglia. Lui la tradisce di continuo e lei non lo sopporta.  Allora divorziano di comune accordo, lei sposa un altro, trova la sua stabilità affettiva, ma l’amore vero, passionale e viscerale, rimane solo e sempre Mr. Willer. I due diventano amanti appassionati, e da amanti trovano l’equilibrio ideala, ma ben difficile da capire per i benpensanti o semplicemente per chi non lo vive, eppure perfettamente aderente alla loro personalità, al loro vissuto. Sofia non ha più motivo di essere gelosa di suo marito, non ha l’esclusiva dei vincoli familiari e lui può vivere le sue avventure di una notte adoperando il sesso come un analgesico al male profondo che custodisce dentro di sé. Quella zona oscura che attiene al segreto del titolo e che nessuno conosce tranne la madre. 

«In pratica avevate piantato i pilastri di un altro rapporto, non codificato e di gran lunga più soddisfacente del primo, sulle macerie di un matrimonio che non funzionava. La vostra storia è andata avanti proprio perché ha sfasciato le regole. Hai ritrovato la tua felicità nello stesso posto dove, prima, si annidava la tua sofferenza.”

Quando poi Sofia coinvolge Clara e in un eccitante gioco tra sorelle gemelle la fa assistere al suo amplesso con Mr. Willer, la situazione precipita. La mattina seguente il famoso streamer viene trovato assassinato in maniera plateale e messo in posa dentro la sua Lancia Aurelia d’epoca. A indagare sarà proprio il pm Natali, il marito di Clara, ed ex cognato di Mr Willer. Entrambe le gemelle sanno che i fluidi della loro eccitazione sessuale, saranno rinvenuti dalla Scientifica nelle lenzuola nel divano di Mr Willer, e al dolore e allo sconcerto per la fine così drammatica di un pezzo della loro vita, dovranno sommare una storia convincente da mettere in piedi per spiegare soprattutto la presenza di Clara in quella casa, a Natali, Pm chiamato sul luogo del delitto. A suo marito.

Non aggiungiamo altro sulla trama per non inficiare il piacere della lettura e di cui questi pochi spunti sono soltanto un cenno, chiaramente insufficienti a restituire la complessa alchimia dell’opera costruita con sapienza narrativa e piani sequenza che ne fanno un romanzo di qualità che mi sento di consigliare spassionatamente.

Roberto Mistretta

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