Ci troviamo in un luogo suggestivo e incantato, nel piccolo paesino di Santa Gertrude nella Val d’Ultimo, vicino ai bellissimi larici millenari da sempre meta di molti turisti. Ma è proprio ai piedi di questo paesaggio mozzafiato che si consuma una tragedia: sotto ai famosi alberi viene ritrovato il corpo senza vita di una giovane ragazza del posto, Marie. L’omicida sembra smascherarsi immediatamente, si tratta del signor Haller, architetto da poco trasferitosi nella valle. Gli abitanti del paese sono però dell’idea che lui stia proteggendo suo figlio Michl, un ragazzo strano e irrequieto, per loro il vero colpevole dell’accaduto. Ed è qui che entrano in gioco il commissario Grauner e l’ispettore Saltapepe, due uomini diversissimi per indole e origini: il primo viene da Bolzano e ha un carattere un po’ burbero che va scoperto e apprezzato con il tempo, infatti attirerà fin da subito le critiche del lettore, che però pagina dopo pagina imparerà ad amarlo per ciò che è; il secondo è un napoletano capace di stemperare ogni dramma e problema con una simpatia unica. Nonostante i loro contrastanti modi di pensare, Grauner e Saltapepe sono una coppia ben assortita e in grado di osservare nel giusto modo tutte le inquietanti sfumature che circondano il paesino di Santa Gertrude. Gli abitanti sembrano sempre nascondere qualcosa e sono riluttanti a fidarsi dei due detective; dipendono nella maggior parte dei casi dal parroco, un uomo legato ad abitudini e tradizioni retrograde e agghiaccianti che comanda e tiene le redini dell’intera comunità prendendo spesso il posto del sindaco, troppo giovane e accomodante. Ma le stranezze non finiscono qui, un altro evento diviene protagonista delle indagini complicando il caso e allargando i sospetti: nei boschi adiacenti ai larici vengono scoperte alcune pagine di un diario appartenente a un noto turista che avrebbe ricordato un assassinio lontano nel tempo ma capace ancora di sconvolgere, dopo più di cento anni, i cittadini della valle, reticenti come sempre a parlare. D’altronde, lo afferma anche il titolo, è il silenzio il protagonista del giallo di Koppelstätter, il quale non a caso sceglie un’ambientazione dove quiete e pace regnano sovrane. Gli abitanti del luogo non fanno altro che confermare questo aspetto taciturno, non amano aprirsi con estranei a tal punto da far pensare di essere a conoscenza di più di quello che danno a vedere. Cosa stanno nascondendo e perché sono così decisi a tenere all’oscuro di tutto gli unici in grado di catturare il vero assassino? Forse le risposte che Grauner e Saltapepe cercano sono proprio in quello strano diario… In fondo solo scavando nel passato i due saranno in grado di sciogliere i nodi di una storia che appare più intricata che mai.
Un ritmo incalzante e dei personaggi analizzati nel dettaglio e per nulla scontati, una scrittura scorrevole e una vicenda ricca di colpi di scena in un paesaggio in grado di lasciare tutti senza fiato sono solo alcuni degli aspetti de Il silenzio dei larici, il nuovo sconvolgente thriller di Lenz Koppelstätter, dove un omicidio è intenzionato a riportare a galla ricordi vecchi cento anni.
Il silenzio dei larici – Lenz Koppelstätter
Claudia Sermarini
